Opinione su Biancaneve (2012): Nulla a che vedere con Biancaneve del 1937

Nulla a che vedere con Biancaneve del 1937

Una delle fiabe più conosciute al mondo è quella di Biancaneve e i sette nani. Gran parte della sua fama è dovuta principalmente al bellissimo film animato della Disney uscito nel 1937. Nel corso degli anni, molti prodotti televisivi o cinematografici hanno rimesso mano alla storia di base per proporre nuove versioni e, tra queste, c'è quella del 2012 diretta da Tarsem Singh.
Il cast scelto è di prim'ordine: Lily Collins è Biancaneve; Julia Roberts è la Regina Cattiva e Armie Hammer è il Principe Andrew. Peccato che la trama non sia abbastanza solida e accattivante da far risaltare gli interpreti scelti. C'è poco in comune con la classica versione della fiaba, sebbene le fondamenta siano pressoché simili: Biancaneve è figlia di un Re, che però viene fatto fuori dalla sua nuova consorte, la Regina Cattiva. Quest'ultima si accanisce anche nei confronti della stessa Biancaneve, in quanto gelosa della bellezza della giovane fanciulla. Pertanto, la costringe a rimanere reclusa nel palazzo e, solo in seguito, ordinerà al suo tirapiedi di ucciderla. L'incontro con i sette nani e il Principe sarà di vitale importanza per la salvezza della ragazza, assicurandole il lieto fine che i buoni meritano.
Il suddetto film si muove lungo questo binario, ma decide di percorrere scenari diversi. In tal senso, sono molte le novità introdotte nella sceneggiatura e, per quanto possa aver apprezzato qualche piccolo slancio temerario, la storia non è riuscita a convincermi; anzi, mi sono più volte chiesta cosa frullasse nella testa degli sceggiatori.
Tralasciando lo stravolgimento della stragrande maggioranza degli aspetti della fiaba, sono rimasta delusa dalla caratterizzazione dei personaggi.
Alcuni di loro sono fin troppo macchiettistici e il trattamento riservato ai sette nani mi ha fatto storcere il naso. Basti pensare che hanno persino osato mutare i loro iconici nomi, nonché il loro ruolo nella trama. Biancaneve diventa la promotrice della forza femminile. Non è solo la fanciulla candida e bella che aspetta di farsi salvare, ma si fa istruire dai nani per potersi difendere da sé. Il principe viene privato del compito di salvatore e, anzi, più di una volta viene messo in ridicolo. La Regina mantiene la sua notoria perfidia e il suo legame con lo specchio e la magia. È la figura più preminente di tutta la storia, quella che muove i fili e, di conseguenza, spinge gli altri ad agire. Gli attori sono stati in grado di conferire anima alle loro controparti. Lily Collins mi ha convinta come Biancaneve, e Julia Roberts, nell'inedita veste di una supercattiva, se l'è cavata benissimo. La figura del Principe non è stata male, ma forse ha risentito un po' del ruolo che gli hanno appioppato e, per questo, non ha brillato come mi aspettavo.
A livello tecnico, la pellicola trasuda un'atmosfera vivace in fatto di abbigliamenti e oggetti di scena, ma lugubre per tutto il resto. Gli effetti speciali non hanno saputo resistere alla prova del tempo, però fortunatamente non sono invecchiati talmente tanto da risultare inguardabili. Questo viene avvertito come un grosso cambiamento per chi non si può scrollare dalla testa il primo film colorato e davvero fiabesco della Disney.
È palese l'intento degli sceneggiatori di voler ammodernare una fiaba popolare che affonda le sue radici nel passato, ma il lavoro compiuto non è riuscito a essere né armonioso né interessante. Ritengo che la storia di Biancaneve sia già abbastanza solida e bastava solo qualche piccola aggiunta per renderla più succosa. Malgrado duri meno di due ore, il film riesce nell'assurda impresa di appesantirsi in alcuni tratti e, ovviamente, questo non giova affatto all'esperienza visiva. Se non altro, proprio perché è di durata contenuta, guardarlo non risulta una faticaccia. Io l'ho visto perché sono sempre attratta dalle storie fiabesche, ma in questo caso il lavoro mi ha lasciato a desiderare. Nel mio caso la delusione è stata doppia perché la storia di Biancaneve è una delle mie preferite. Spero in una nuova trasposizione in live action che renda onore al capolavoro del 1937.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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