Opinione su Bic Medium: Bic Medium 4

Bic Medium

Una cosa è certa, le Bic sono le penne per eccellenza. Ovviamente non per una questione di design ed eleganza (penso ad altri marchi noti e terribilmente costosi), o per fare un regalo, quanto per la quotidianità . Mi spiego meglio: quando non eravamo "assoggettati" a computer, portatili e tablet per forza di cose si scriveva usando carta e penna. Va da se che quando dovevamo dotarci del materiale scolastico, universitario o semplicemente avere a casa il materiale essenziale nel reparto cartoleria, le penne Bic diventavano la prima scelta. Un prodotto che sembra rafforzare il concetto di rapporto/qualità che in questo caso dimostra di non essere una cosa astratta, tutt'altro. E infatti, parlo per esperienza, queste penne non hanno mai deluso le aspettative assolvendo in pieno alla loro funzione.

Bic è un marchio conosciuto, anche in altri settori (accendini in primis...of course), che garantisce una buona qualità dei suoi prodotti grazie alla costante ricerca della sicurezza. Il tutto a costi mediamente bassi.
Passando alle caratteristiche stiamo parlando di una penna a sfera dal fusto trasparente per avere sempre sotto controllo la quantità di inchiostro. Il cappuccio è anti soffocamento e soprattutto è di diversi colori, ognuno dei quali ovviamente indica la colorazione dell'inchiostro all'interno.

È prodotta con tre differenti tipologie di punta: classic, medium (oggetto della recensione, dello spessore di 1 mm) e large. L'inchiostro è di buona qualità e soprattutto asciuga in fretta evitando così di creare sbavature o macchie sui fogli.

Oramai le uso sempre meno, credo che a parte firmare documenti e scrivere qualche appunto al volo non hanno altro impiego in casa mia. Nonostante ciò continuo a considerarle un prodotto di punta nel settore e un fatto accaduto qualche mese fa me lo ha conservato. Dopo anni di giacenza nei meandri dei miei cassetti ho trovato un bel quantitativo di penne Bic medium (residuo di un vecchio ufficio) e ovviamente ho provato a farle tornare “in vita”. Il metodo è quello classico che si usava quando andavamo a scuola ovvero sfregare a lungo la punta per riscaldarla e far scorrere l'inchiostro. In gran parte dei casi, direi un buon 80%, sono tornate a scrivere perfettamente.
La conferma di quanto ho scritto fino a ora.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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