Opinione su Forrest Gump: luci e ombre

luci e ombre

14/10/2016

Vantaggi

insegna l'amore per le persone disabili, fa riflettere

Svantaggi

il sogno americano è eccessivamente ottimistico, lontano dalla realtà dei nostri giorni


Forse la maggior parte di noi ha visto e molto apprezzato questo film, considerato un pilastro importante in quel che si conosce come "sogno americano".
Forrest è un ragazzo gentile e dal cuore d'oro, ma è affetto da un deficit cognitivo che lo porta ad avere un quoziente intellettivo al di sotto della media. Negli Stati Uniti questa malattia preclude molte strade, condannando all'emarginazione e alla povertà, ma Forrest ha una madre (peraltro single, dunque costretta ad allevarlo da sola con tutti i sacrifici che ciò comporta) disposta a tutto per lui. Inoltre Forrest, a dispetto del suo deficit, è dotato di grande forza di volontà e riesce a farsi strada nella vita: nello studio, in una carriera militare che per lui sarà brillante e finalmente la ragazza che ha amato sin da bambino accetterà di sposarlo.
In sè e per sè il film è molto bello e ha l'intenzione di trasmettere messaggi positivi: non arrendersi di fronte alle difficoltà e valorizzare la buona volontà e il duro lavoro, che secondo il mitico "sogno americano" sono le chiavi per il successo. Inoltre insegna a non disprezzare il nostro prossimo solo perchè poco intelligente, disabile, con questo o quel deficit. I veri difetti non stanno nel disabile, che non ha colpa della sua disabilità, semmai nella società che non predispone le strutture adeguate per farlo stare bene e migliorare.
Quanto al "sogno americano" che nel film si sottintende, è oramai un'incognita questionabile. Forse andrò contro corrente, ma da buona realista cruda non posso non rilevare qual è stato l'incipit che ha permesso al protagonista del film il grande salto: la povera mamma di Forrest che si prostituisce con il direttore della scuola affinchè questi lo iscriva (in America, al di sotto di un certo quoziente intellettivo, non è permesso l'ingresso nelle scuole di ordinaria amministrazione, a quanto pare). E qui non intendo condannare la poveretta di una mamma single disperata (semmai, condannare l'evento), ma il sepolcro imbiancato di una società apparentemente brillante (sempre qualora eventi del genere si verifichino in America, peraltro paese famoso per essere meritocratico e dunque ancora una volta, si tratta di eventi questionabili).
Gli Stati Uniti sono comunque un paese privo di welfare da tempo immemorabile. Quando il welfare esisteva, il "sogno americano" era pressochè possibile. Per fare un esempio, se Tizio, manovale non qualificato, a fronte di grandi sacrifici, riusciva a mettere da parte una somma di denaro per aprire un'impresa e di conseguenza cambiare di classe sociale, in costanza di welfare ce la faceva anche. Infatti il mitico "sogno americano" non mette in conto gli incidenti di percorso (peraltro poi non così infrequenti) che capitano nella vita. Chi può vantarsi di non ammalarsi mai? Ben pochi, direi. Dunque, se la mamma dello stesso Tizio si ammala di cancro (malattia frequente in America) in un paese come gli Stati Uniti dove chi non ha una copertura sanitaria può tranquillamente morire in caso di bisogno, Tizio dovrà chiaramente rinunciare ad aprire l'impresa perchè quei soldi gli servono per curare la mamma priva di assicurazione sanitaria (per chiunque non lo sapesse, negli Stati Uniti la mancanza del welfare implica l'assenza di sanità pubblica). A tutt'ora, secondo le statistiche, il 16% delle famiglie americane è privo di copertura sanitaria. E le famiglie povere non possono certo mandare i figli a studiare ad Harvard per realizzare i loro sogni, non dico di ricchezza, ma soltanto di una vita migliore di quella di padri e nonni. Il "sogno americano" non implica l'arricchirsi immancabilmente, ma punta sulla sufficienza del duro lavoro e della buona volontà che però in un momento storico come questo sono tutt'altro che sufficienti. Sono l'eccezione e non la regola. Vero è che un tempo era l'inverso, ma oggi non più. Le statistiche dicono anche che oramai in America la tendenza per i figli è condurre lo stesso stile di vita dei padri e dei nonni. A fronte degli incidenti di percorso e di assenza di genialità (perchè si, l'essere superdotati può veramente fare la differenza, in mancanza di una situazione economica privilegiata e senza troppi intoppi nel cammino) la situazione di qualcuno qualche volta cambia se il Signore ha uno specifico piano per una specifica persona che comporta un radicale mutamento: ma in questo caso il beneficiato ha l'onere di capire che lo scopo non è quello di farlo stare sulla cresta dell'onda, ma molto più elevato...
E altre volte il cambiamento avviene per ragioni oscure e allora il beneficiato non è un vero beneficiato: può aver pagato l'alto prezzo di vendere l'anima al diavolo letteralmente. Il che non è certo da prendere in considerazione.
Mi scuso per la lungaggine, ma non ho potuto farne a meno. Se un prodotto scatena riflessioni importanti non si può non rilevarle.
Bambini (ma non piccoli) solo con genitori, a causa di scene troppo crude.

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lolaconiglio

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    opinione inserita da xroswars il 07/03/2019
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    Nessuno
  • melaniamel
    opinione inserita da melaniamel il 23/01/2018
    Forrest Gump è una pellicola di genere drammatico del 1994. Il film è diretto da Robert Zemeckis ed è ispirato dall'omonimo romanzo dello scrittore Winston Groom del 1989. La storia narra i numerosi e...
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    Lunga durata
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    opinione inserita da cloudycat1 il 22/05/2017
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    Divertente ed emozionante!
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    tutto; cast, trama, musiche... insomma è perfetto
    assolutamente nulla