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1 Opinioni per Ho provato a morire e non ci sono riuscito - Alessandro Valenti (ed. Blu Atlantide)
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  • little51
    Adesso tutto è cambiato
    opinione inserita da little51 il 20/01/2021
    Di questo libro colpisce prima di tutto la copertina di un rosa molto forte, un rosa shocking per intenderci, lui, il protagonista, Alessandro, abbozzato in primo piano tutto blu ed infine, oltre al nome in giallo, il titolo terribile “Ho provato a morire e non ci sono riuscito” con lettere bianche in stampatello maiuscolo deformato, come se fossero scritte a mano. Già questa cover a colori psichedelici ci porta nel mondo folle di oggi, fatto di stranezze, di contatti molto superficiali, di confessioni sui social, di fragilità spesso ben nascoste, di presunzioni, incertezze e paure. Alessandro racconta in prima persona quello che gli è successo aprendo la sua confessione, per fortuna, con la frase “Adesso tutto è cambiato”: lui ha 14 anni, ha conosciuto su Instagram Emma della stessa età, Emma che diventa il suo unico punto di riferimento, l'unica “cosa” cui pensa costantemente, cercando il modo di raggiungerla e vederla il più possibile, dappprima addirittura con la complicità del nonno che vuole aiutarlo e lo accompagna. Alessandro arriva da Verona, da una famigllia benestante della città veneta, mentre lei vive in uno dei quartieri degradati di Roma e la sua famigllia (madre e convivente) è povera, ma a lui non importa, è solo lei che vede, che sente, che spera di incontrare, trafitto come Ulisse dal canto delle sirene. Alessandro si infatua, si innamora anche solo attraverso i messaggini, ma lei, Emma, lo inquieta con quel “Non so, ci penserò”, lo tiene sul filo, lo fa impazzire col suo cinismo, la sua superficialità e le sue stranezze, i suoi addii senza senso. Così, lui racconta, diventa capace di tutto pur di stare con lei: abbandona la famiglia, scappa a Roma, cambia identità e si traveste per non farsi riconoscere e starle vicino, ha contatti anche con la mala, cambiando completamente modo di vivere e avvicinandosi decisamente troppo e troppe volte alla morte per un amore (se di amore si può parlare) che oltrepassa ogni limite. Il libro si rivela così un romanzo graffiante, pieno di amore e odio, di gentilezza e rabbia che immerge totalmente il lettore nella storia grazie anche allo stile semplice e immediato con un linguaggio intriso di gergo popolare e giovanile. Un romanzo (o forse, almeno in parte autobiografia) da leggere.
    Segnala contenuto
    storia molto coinvolgente
    nessuno