Opinione su I corpi lasciati indietro - Jeffery Deaver: Perdersi nel bosco

Perdersi nel bosco

06/07/2018

Vantaggi

per certi versi avvincente

Svantaggi

prolisso, personaggi scontati


Perdersi nel bosco come un moderno Pollicino credo sia una della paure ataviche di molti esseri umani.
Da soli, di notte, in un luogo sconosciuto, braccati dal nemico…il tema non è originalissimo ma pur sempre uno spunto valido per un thriller di facile successo. La trama può essere riassunta in due righe, all’incirca, se proprio vogliamo essere sintetici : “donna poliziotto, dopo un duplice omicidio fugge insieme all’unica scampata al massacro, si perde nel bosco e viene inseguita dai killer”, io ci ho messo 2 righe, l’autore 500 pagine.
L’inizio del romanzo è fuorviate: sembra che il fatto sia un antefatto di qualcosa, in realtà dopo 200 pagine di girovagamenti nel bosco il dubbio è lecito…nel romanzo alla fine succedono un sacco di cose (più o meno verosimili) ma per 500 pagine le due scappano in una foresta che è frequentata un po’ da tutti i killer e semi-rambo in circolazione.
Nei capitoli si alterna il punto di vista delle inseguite e degli inseguitori, la scrittura è efficace e scorrevole, ma forse un po’ troppo tirata per le lunghe.
I personaggi poi sono quanto di più scontato ci si possa aspettare, benchè ben caratterizzati:
La poliziotta supereroina, bellissima, non più giovanissima, più matrimoni travagliati alle spalle, ferita e mezza assiderata riesce a percorrere chilometri dentro questa foresta degli orrori.
La donna in carriera dal passato e dal presente misterioso che sprezzante del pericolo, con caviglia slogata (forse anche per via del comodo tacco 12) che si destreggia anche lei in mezzo alla foresta meglio di una Giovane Marmotta.
Il killer che pur di uccidere chi ancora deve uccidere massacra qualsiasi cosa gli capiti a tiro, donne, bambini, pur di beccare la nostra poliziotta.
Sullo sfondo uomoni d’affari più o meno trafficoni e corrotti e una squadra di poliziotti beoti che dopo ore dalla scomparsa della collega che non torna in centrale né dalla sua famiglia… se ne stanno lì tranquilli e beati (o beoti!).

Per le prime 250 pagine non succede praticamente nulla, il ritmo è blando, poi comincia una leggera svolta il ritmo è più serrato anche se i vari colpi di scena non sono poi così irresistibili né così necessari.
Finale sbrigativo e banalotto.

Che dire, tralasciando le parti di fuga nel bosco che sono scritte bene (come il resto del romanzo del resto) diciamo che l’autore allunga un po’ troppo il brodo e ne fa uscire un prodotto che non è irresistibile, il tema è anche interessante, ma è un po’ rovinato da personaggi troppo scontati, colpi di scena piuttosto inutili, situazioni un po’ troppo sopra le righe.



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foxesneverquit

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Altre opinioni degli utenti su I corpi lasciati indietro - Jeffery Deaver

  • jackb60
    opinione inserita da jackb60 il 04/04/2020
    I corpi lasciati indietro è un libro scritto da Jeffery Deaver scrittore statunitense, ex giornalista ed ex avvocato, nel 1990 ha lasciato la carriera legale per dedicarsi completamente alla scrittura...
    Continua a leggere >
    buon romanzo giallo
    nessuno