Opinione su Il diritto di contare: Il diritto di contare a prescindere dalla pelle

Il diritto di contare a prescindere dalla pelle

01/12/2019

Vantaggi

Trama basata su fatti veri, cast e interpretazioni, adatto a tutti, regia molto buona

Svantaggi

Non trovati


Il razzismo nei confronti degli afroamericani negli Stati Uniti è sempre stato largamente diffuso e, a causa di questa piaga sociale, chiunque ambisse a una vita nonché a una professione migliore, doveva lottare contro regole e comportamenti immorali da parte della popolazione bianca. Questa situazione era particolarmente esasperata negli anni Sessanta e, nella pellicola statunitense del 2016 "Il diritto di contare", si ha una panoramica non completa ma comunque intuibile di quanto fosse complicato vivere e lavorare in ambienti permeati dal fenomeno del razzismo. Sono gli anni della Guerra Fredda tra USA e URSS e la corsa allo spazio era una delle vie su cui le due superpotenze tentavano di predominare. La pellicola si concentra però sulle ambizioni e sui ruoli di tre donne di colore realmente esistite che hanno lavorato alla NASA durante quegli anni. Invece di esplicitare troppo tutti i soprusi riservati agli afroamericani, la trama sceglie di vertere sulle enormi qualità professionali che le donne dimostrano sul lavoro. Le tre, Katherine, Dorothy e Mary, hanno già un posto alla NASA, ciascuna nel proprio settore specifico, ma in realtà poter ambire e arrivare più in alto di dove si trovano, è per loro difficile. Iscriversi alle università, trovare il posto lavorativo giusto, poter andare in biblioteca, usufruire del bagno sul luogo del lavoro sono cose precluse alle persone di colore e, in maniera abbastanza attenuata, queste circostanze fanno trasparire gli stati d'animo che le protagoniste hanno sentito dentro. Il film ha una narrazione ponderata e si concentra in maniera adeguata sulle protagoniste. Non latitano i riferimenti storici relativi al periodo dell'America di John Kennedy, ma sono comunque presenti alcune differenze con la realtà delle tre donne. La storia segue tutti gli sviluppi dell'importante ma complicato programma Mercury (che preludeva al volo in orbita dell'astronauta John Glenn) e all'importanza delle protagoniste in ambito matematico, geometrico e ingegneristico. Sebbene la trama sia centrata su una storia di un certo rilievo, il film ha il pregio di non essere troppo pesante soprattutto grazie a una interessante e profonda rappresentazione dei personaggi. Infatti, la presenza di tre protagoniste giovani, acute e legate fa sì che la storia non risulti stagnante in quanto le donne vengono mostrate nella loro diverse vite sia lavorative che personali, con taluni momenti briosi che vanno a smorzare la tensione che fa avvertire lo sviluppo del progetto spaziale.
La prima parte punta molto non solamente alla presentazione dei protagonisti ma anche ai progressi che gli stessi devono fare in campo sociale. La seconda è più galvanizzante perché si delinea meglio il piano del fatidico volo di Glenn (questa è una parte del film veramente eccitante per via della tensione che fa scaturire) e, soprattutto, Katherine, Dorothy e Mary riescono a ritagliarsi spazi lavorativi sempre maggiori per poter dimostrare finalmente le loro capacità superiori a quelle di tanti altri colleghi.
Il cast è stellare poiché si annoverano nomi del calibro di Taraji P. Henson, Octavia Spencer, Janelle Monae, Kevin Costner, Kirsten Dunst, Jim Parsons e Mahershala Ali, tutti attori che hanno dimostrato grande immedesimazione nei rispettivi personaggi.
Tirando le somme, "Il diritto di contare'' è una pellicola grintosa e verace che non si è concentrata sulla parte più negativa del razzismo, bensì sulla tenacia e sulla valenza delle tre donne, mettendole in risalto sia per via della loro importanza che hanno avuto negli anni Sessanta (e che avranno in seguito) all'interno dei programmi della NASA che per gli giusti riconoscimenti che sono riuscite a raggiungere meritatamente, al contrario di tante altre persone afroamericane che invece non sono state altrettanto fortunate.

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  • jimorris
    opinione inserita da jimorris il 12/12/2019
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    storia, regia, riflessioni
    non adatto a tutti, forzature
  • monichina76
    opinione inserita da monichina76 il 07/11/2019
    Questo film dovrebbe essere fatto vedere a tutte le bambine e tutte le ragazzine. I temi affrontati sono due la parità tra persone di colore diverso e di genere. I temi sono affrontati svelando un fat...
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    80%
    Bellissima storia, ottimi interpreti
    Nessuno