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2 Opinioni per In mani sicure
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  • jackb60
    Adottare non è mai facile
    opinione inserita da jackb60 il 01/06/2020
    In mani sicure è un film di produzione francobelga, il protagonista è Théo che viene dato in adozione dalla madre biologica il giorno stesso della sua nascita. Conosciamo anche Alice che da ben 10 anni sogna di diventare madre, ma le cose non sono così semplici, infatti prima che Théo e Alice si trovino è necessario un percorso burocratico e psicologico complicato. Il percorso per regolare il rapporto che puo' intercorrere tra la madre che abbandona il suo bambino e quella a cui sarà finalmente affidato, ci sono leggi, regole e persone che si assumono la responsabilità immensa di scegliere i genitori adottivi per un piccolo. Il film è incentrato sull'attesa, la frustrazione del momento che sembra non giungere mai che poi si tratta solamente di voler bene a un bambino e invece molte volte questo sembra la cosa meno importante, visto che devono essere controllate vari aspetti. Poi molto spesso le valutazioni sono soprattutto economiche perchè certo il benessere del piccolo è molto importante ma molto spesso non basta.
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    film che affronta tematiche importanti
    nessuno
  • jimorris
    L'adozione oltralape.
    opinione inserita da jimorris il 06/12/2019
    Questo film ha notevoli recensioni che mi hanno incuriosito e convinto a vederlo. La madre di Thèo non vuole tenerlo, così si reca all'ospedale dove partorisce e lascia il bambino nelle mani dello stato. Il film racconta con profondo realismo i primi mesi di un bimbo abbandonato in ospedale e tutte le persone che vi ruotano intorno. Dopo averlo visto, sebbene il tema non m'interessi profondamente sono rimasto felice di questa visione. Mi è piaciuta la regia che è riuscita a tenere un profilo neutrale, ma raccontando i sentimenti delle persone coinvolte; ma ancora di più mi è piaciuto il cast di interpreti a me sconosciuti, ma capaci di regalarmi grandi emozioni e personaggi tridimensionali. In particolare mi ha colpito il personaggio Jean, l'operatore che accoglie i bambini abbandonati per un breve periodo, un personaggio di grande umanità capace di fare un "mestiere" davvero difficile, accogliere bambini di tutta l'età, farli sentire a casa in attesa di collocazione, l'attore è riuscito a comunicare la grande forza emotiva che un lavoro del genere comporta e il grande dispendio di energie, poi il bambino va via e lascia un grande vuoto. Interessante anche il percorso di Alice che, sebbene single, riceve alla fine il bambino, mi ha fatto capire come il processo di adozione e la scelta non sia affatto facile, ma che anche genitori diversi dalla classica famiglia possano essere idonei o, talvolta, più adatti. Lo consiglio.
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    storia, cast, regia, realismo, riflessioni
    nessuno