Opinione su L'azzurro nella vetrata - Liala: Schermaglie d'amore!

Schermaglie d'amore!

01/09/2015

Vantaggi

Carino

Svantaggi

Non è Il Mio Preferito


Ho scambiato su internet questo romanzo di Liala perchè mi ispirava molto il titolo e poi perchè mi piace come scrive Liala.

Questa prolifera scrittrice vanta una bibliografia di un'ottantina di opere di cui io ne ho lette per ora meno di 10.
Sicuramente nel corso del tempo cercherò di leggere tutti i suoi libri anche se ho notato che nonostante le trame siano più o meno sempre simili con i soliti clichè e caratterizzazioni dei personaggi abbastanza standard da un libro all'altro, ci sono sempre particolari diversi che mi fanno piacere di più o di meno quel libro rispetto a quell'altro.

Come mi è già successo con altri libri di Liala, la storia termina in realtà una sessantina di pagine prima della parola fine, ma la scrittrice decide di non terminare il libro sul più bello, bensì diluirlo con altre immagini, piccoli episodi e dialoghi quasi per prolungare il piacere del lieto fine con il rischio però così di sfilacciare il romanzo.

L'Azzurro nella Vetrata è un libro che mi è piaciuto, decisamente godibile, scritto molto bene con una penna delicata e minuziosa ma forse troppo ricco di particolari e scene che potevano essere tagliate per rendere più veloce il ritmo del romanzo che dunque non è serrato.

Liala si crogiola in alcune scene, non si prolunga mai troppo nelle descrizioni, ma le piace far chiacchierare i personaggi, raccontare passo dopo passo i loro spostamenti e cosa fanno, le piace arricchire la storia con azioni che ognuno di noi compie anche involontariamente come ravviarsi i capelli, soffiarsi il naso, asciugare una lacrima, dare un colpo di tosse.
Di questo passo ogni tanto ci si incaglia nella stessa scena per pagine, ma Liala sa essere così deliziosa che pare di guardare la tv piuttosto che leggere un libro perchè proprio attraverso la sua minuzia si segue bene ogni movimento dei personaggi.

Le sue storie sono quasi sempre ambientate in Liguria, infatti il castello in cui verrà realizzata la vetrata del titolo è a Nervi ma si fa la spola con Milano ed una tenuta di caccia della Versilia.
Liala non perde tempo nella descrizione delle città a mo' di guida turistica come fanno molti altri scrittori, preferisce rimanere su particolari vaghi che possono appartenere a qualunque paese e città descrivendo il cielo, i fiori, i prati, la strada ma senza soffermarsi su nomi e monumenti.

La storia è quella di Doranna Gualdi, architetto incaricato di restaurare un ridicolo castello in stile scozzese fatto costruire a Nervi.
Peccato che durante la ristrutturazione, Doranna, si innamori perdutamente del suo cliente, il ricco industriale Nelson Graziani che sta preparando quella dimora in vista delle sue nozze con la bella cantante lirica americana Edmee Tamage.
Non saranno solo loro i protagonisti della storia perchè Doranna sembra celare misteri su misteri sulla sua vita privata tanto che ad un certo punto viene anche presa per una poco di buono, mentre in realtà la sua storia è molto triste e tenuta nascosta per via di un promessa fatta e che non può sciogliere.

I clichè di Liala ci sono tutti. Sono ben allineati lì, chiari come il sole se come me leggete questa scrittrice.
Ci sono un amore difficile e quasi impossibile, una donna semplice, intelligente ed umile che in questo caso fa l'architetto ma ricorda molto la Maria Leta di "Una lacrima nel pugno" che faceva la maestra.
C'è un uomo bello e conteso, facente parte del bel mondo ma che in realtà è molto più profondo e meno vanesio di quanto si pensi ed in questo caso è proprio Nelson Graziani.
C'è Edoardo Odero superiore di Doranna, uomo gigantesco e buono che ricorda l'Ippolito Bon della "Casa delle Lodole".
C'è una cantante cattiva e fredda, Edmee Tamage, bellissima ed idolatrata dal pubblico che ricorda la perfida scrittrice Yanù Dudessan di "Peregrino del Ciel".

A questo punto qualcuno potrebbe chiedermi "Ma perchè continui a leggerli se sono tutti uguali?".
Perchè in realtà tutti uguali non sono anche se lo stile è simile, alcuni sono più avvincenti ed altri meno.

L'Azzurro nella Vetrata pur essendo lungo e molto diluito è carino, rilassante, si legge bene e soprattutto mi piace molto il personaggio di Doranna così timida, semplice e riservata che in qualche modo mi somiglia.

Non sarà un romanzo da Oscar, non è il migliore di Liala ma comunque lo consiglio se avete voglia di un libro rilassante, di una schermaglia d'amore non troppo melensa ed avete la pazienza per sopportare tutte le minuzie a cui Liala tiene tanto!

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margherita123

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Altre opinioni degli utenti su L'azzurro nella vetrata - Liala

  • galaxy93
    opinione inserita da galaxy93 il 18/04/2017
    Non so per quale motivo mi addormentavo mentre leggevo questo libro ma forse una spiegazione l'ho trovata. Si tratta di un libro abbastanza lungo che purtroppo non ha mai avuto per me una storia molto...
    Continua a leggere >
    Nessuno per me
    Una narrazione che non si evolve mai.
  • zafferano
    opinione inserita da zafferano il 08/11/2016
    Tra i tanti libri scritti da Liala , credo fermamente che "lazzurro nella vetrata" sia il migliore, poichè emerge, senza incertezza alcuna, una storia veramente appassionante, scritta con tanta chiare...
    Continua a leggere >
    100%
    originale e coinvolgente
    no