Opinione su Orgoglio e pregiudizio - Jane Austen: Il capolavoro assoluto di Jane Austen

Il capolavoro assoluto di Jane Austen

Ho un po' di timore a esporre il mio parere circa il capolavoro di Jane Austen "Orgoglio e Pregiudizio" (1813) perché non vorrei tralasciare alcun dettaglio fuori dalla mia disamina. È un romanzo talmente bello e ricolmo di pregi degni di essere elencati ed esaltati, che devo esser certa di condensare tutto in questa recensione senza risultare prolissa.
La trama del libro è imperniata sulla famiglia Bennet, composta da padre, madre e cinque sorelle. Tra queste ultime, sono soprattutto due quelle che spiccano: Jane, la maggiore, ed Elizabeth, che più di tutti gli altri incarna il ruolo di protagonista. Attorno a loro gravitano personaggi vari, tutti tratteggiati in maniera peculiare grazie alla speciale capacità della Austen di saper fornire a chiunque una personalità precisa e distinguibile. Chiunque, pure un personaggio effettivamente marginale, è facilmente immaginabile nei suoi tratti essenziali.
Attraverso una prosa cristallina e in grado di carpire realmente l'attenzione del lettore sin dalle prime pagine, si delinea una grande storia che ingloba non solo ordinarie dinamiche di vita quotidiana che avvengono a giovani ragazze inglesi, ma altresì analisi condotte con arguzia dall'autrice nei confronti delle differenti personalità della gente. E Jane Austen fa tutto questo senza ricorrere ad alcuna retorica, basandosi solamente sulla sua capacità di acuta e ironica penetrazione psicologica, sua cifra distintiva da sempre.
La consuetudine dei costumi dell'epoca in cui è ambientato il romanzo viene scandagliata dalla scrittrice in maniera fresca e vivace, per mettere in risalto le contraddizioni delle persone e i vari sentimenti che provano e che poi li spingono ad agire, procurando talvolta anche malintesi e sofferenze. La ricerca dell'amore è un tema portante, giacché a quei tempi per le donne era fondamentale ambire al matrimonio e, al contempo, era necessario che avvenisse tra gente dello stesso rango. Per la famiglia Bennet si profila una situazione economica drammatica, ed è per questo che la madre ambisce al partito migliore per le figlie. Jane ed Elizabeth sono le uniche due figlie dotate di una maggiore dose di assennatezza e garbo. Entrambe differiscono per personalità: la prima spicca per la sua ingenuità, per la sua timidezza e per la bontà che vede negli altri; la seconda è più arguta, brillante e non si lascia intimorire tanto facilmente, pur restando sempre educata. In questo senso, le due protagoniste rappresentano due personalità autentiche, scevre di trattamenti che possano limitarle a semplici personaggi bidimensionali. Per chi legge è facile cogliere i loro pensieri e i loro stati d'animo perché chiunque ci passa; lo stesso vale per le diverse personalità che ci vengono descritte. Ci sono persone leali a sé stesse e agli altri (come Elizabeth, Jane, Charles Bingley, Mr. Darcy, i coniugi Gardiner), ma non mancano affatto anche delle figure viscide (come Mr. Wickham, Miss Bingley, talvolta Mr. Collins e Lady Catherine de Bourgh) che intorbidano la storia per via delle loro condotte ben lontane dalla rettitudine, agendo sempre per il proprio tornaconto. La distinzione non è netta. La Austen ci tiene a essere precisa con i propri personaggi e anche con le anime che ha fornito agli stessi, pertanto sa dimostrare che chiunque, vuoi per motivazioni scaturite dall'esterno, vuoi a causa di freni interni, cede a degli sbagli, degli errori di valutazione. Il rapporto tra Elizabeth e Fitzwilliam Darcy è esemplificativo di tutto ciò, ed entrambi simboleggiano più di chiunque altro all'interno del romanzo l'orgoglio e il pregiudizio. Si sbaglia chi pensa che quest'opera sia semplicemente romantica: confinarla a un mero genere è assolutamente ingiusto. C'è tanto da leggere, tanto da assimilare e tanto su cui pensare, oltre all'amore. E, a proposito di amore, la relazione che emerge più di tutte è quella composta dall'altero Mr. Darcy e da Elizabeth, una coppia che è nata in maniera atipica e ha affrontato circostanze ostili solo per potersi rafforzare e prorompere in tutta la sua forza. Un rapporto mai smanceroso, che ha proseguito su un binario tortuoso a causa di macchinazioni esterne, pregiudizi insensati e orgoglio profondo. La loro unione provoca sofferenze a entrambi ma anche ai lettori, perché in fondo si parteggia per il loro amore. A mano a mano che tutta la realtà inizia a essere più chiara e la verità emerge, anche per noi sopraggiunge un po' di sollievo.
Leggendolo ci si può rendere conto del grande lavoro - eseguito con una destrezza encomiabile - nei confronti delle dinamiche interpersonali e delle stesse personalità. Tutto il libro ha un ritmo scandito perfettamente da descrizioni asciutte ma efficaci, aneddoti sempre frizzanti e mai fini a sé stessi, sviluppi inattesi, e ironia acuta e non ostentata. Ogni capitolo riserva sorprese e taluni frasi riescono a colpire fino in fondo per via della precisione con cui arrivano a toccare le fibre dell'animo. Jane Austen non ha soltanto imbastito una trama bella, energica, rapida da leggere e particolare, ma le ha anche dato il giusto spessore senza farle mancare niente, sotto qualsiasi punto di vista. Libera da qualsiavoglia trovata stilistica ampollosa, la prosa si segue con una leggerezza impareggiabile, nonostante sia fitta di avvenimenti. Non ho mai ravvisato simili caratteristiche in altri romanzi, nemmeno in alcuni venuti in tempi più recenti. Se penso che questo è stato scritto sul finire del 1700 e agli inizi del 1800, davvero rimango ancor più esterrefatta e finisco per magnficarlo anche per via di un altro enorme punto a favore: la dose di modernità che si può individuare se si estrapolano i personaggi dal contesto storico-culturale.
Non mi annoierei mai di leggerlo, in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi fase della vita. Con "Orgoglio e Pregiudizio" mi diverto, mi divago realmente, mi abbandono a riflessioni, analizzo la realtà e le personalità con una lucidità diversa, accresco il potere della mia immaginazione e, ovviamente, penso al valore dell'amore onesto. Recuperatelo, immedesimatevi con qualsiasi personaggio, immaginatevi gli scenari, concentratevi sulle battute e sulla prosa brillante, apprezzatelo a modo vostro e non perdetevelo per nessuna ragione al mondo. Ha segnato la narrativa mondiale, ha affascinato generazioni e generazioni di persone e continua a essere una testimonianza non solo della bravura briosa e coinvolgente di Jane Austen ma anche del trasporto emotivo che solo la lettura può suscitare - specialmente se si hanno tra le mani romanzi come questo, concepito e portato a termine con i fiocchi.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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