Opinione su Prigione di vetro: Un film eccitante e con molta suspence

Un film eccitante e con molta suspence

Qualche giorno fa ho visto in televisione il film statunitense del 2001 intitolato Prigione di Vetro, con un cast di attori che comprendono Leelee Sobieski, Stellan Skarsgård e Diane Lane tra i protagonisti. Si tratta di una pellicola che fonde tre generi in perfetta armonia tra loro: thriller, giallo e drammatico.
La storia si concentra su due fratelli molto diversi, Ruby di sedici anni e Rhett di dieci, che hanno perso i genitori a causa di un terribile incidente stradale nel giorno del loro anniversario di matrimonio. Entrambi i giovani, nonostante abbiano uno zio, vengono affidati a due coniugi designati come tutori, i quali vivono in una lussuosa casa a Malibù e sembrano condurre una vita agiata. Sembra essere la prospettiva di un nuovo inizio, eppure c’è qualcosa di sospetto e vagamente sinistro che alberga nelle menti dei nuovi ‘’genitori’’ e soltanto Ruby, dall’alto della sua età, riesce ad accorgersene. Ciò la porta a condurre una lotta parallela nei confronti dei due, talvolta cercando un aiuto esterno.
Il film gioca molto con l’ambiguità delle situazioni, vuole porre lo spettatore dinanzi a qualche dubbio, ma appare chiaro sin da subito che la ragazza protagonista ha la ragione dalla sua parte. Il problema sta nel cercare di decostruire la vita dei nuovi tutori senza che loro se ne accorgano. Quando poi viene disvelata la loro celata cattiveria, il nuovo obiettivo è quello di dover capire perché Terry e Erin (questi i nomi dei tutori) hanno creato tutta questa farsa per abbindolare i ragazzi: loro piano si rivelerà tristemente subdolo e spietato.
Nel corso dello svolgimento, la trama si fa sempre più comprensibile poiché ci vengono fornite le motivazioni dei personaggi e, con una protagonista molto tenace e attiva, seguire il film non appare soporifero. La vicenda ha i colori di un giallo basilare ma che riesce a farsi valere grazie a quel tocco di thriller che mantiene ancor più viva l’attenzione, come le parti in cui si rimane con il fiato sospeso per scoprire il destino dei vari comprimari. Senza risparmiare su più di un colpo di scena né tantomeno sulle scene di incidenti e colluttazioni, la storia non si fa mancare nulla che non possa contribuire a dare vigore ad un classico film del genere.
Ho apprezzato la storia perché non difficile da comprendere e allo stesso tempo abbastanza eccitante, ma ciò che ho trovato completamente perfetto è stato il modo in cui è stata scritta Ruby: questa ragazza ha saputo farsi valere e non c’è stato un attimo in cui non abbia tifato per lei. Ha mostrato coraggio e astuzia, entrami palesi più che mai negli ultimi venti adrenalinici minuti del film, quando ha fatto squadra anche con Rhett. E, proprio in merito al finale, posso dire che mi è sembrato imprescindibile per una tale pellicola, pertanto non ho nulla da ridire. Certamente non lo considero un film molto impegnativo o del tutto originale, ma in virtù del modo in cui gioca con le emozioni dello spettatore e della sua trama piacevole, non posso che consigliarne la visione (purché si apprezzi tale genere cinematografico).

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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