Opinione su Resident Evil: Afterlife: Resident Evil: Prison Break

Resident Evil: Prison Break

Quarto film dell'omonima saga videoludica, Resident Evil: Afterlife riprende esattamente dove il 3 capitolo ci aveva lasciati: Alice dopo aver sconfitto il dottor Isaac e promesso la sua vendetta contro Albert Wesker, riesce a ritrovarlo in Giappone, qui dopo una breve battaglia, Wesker riesce a togliere i poteri ad Alice.
Passa del tempo, e Alice dopo essersi ricongiunta con Claire arrivano in un carcere a Los Angeles dove troveranno Chris Redfield, fratello di Claire e insieme andranno contro Wesker per l' ennesimo scontro finale con il cattivo di turno.
Sarò onesto, il film non funziona, per un film che dovrebbe essere un action con zombie ( o quello che sono) è estremamente noioso, le scene d' azione sono davvero poche e insoddisfacenti, e anche le scene prese pari pari da Resident Evil 5 per quanto ben fatte sembrano solo una brutta copia dell' originale.
Se teniamo conto delle forti incongruenze tra il film precedente (cosa che purtroppo si ripeterà anche con i film successivi) arrivare alla fine del film sarà una vera impresa.
Altra nota stonata è l' ispirazione del film, palesemente ispirato alla serie TV Prison Break, che per quanto sia una bellissima serie TV con Resident Evil ha davvero poco a che fare, è lo stesso Wentworth Miller che nella serie TV aveva il ruolo di Micheal Schoffield, qui con Chris Redfield è costretto a riportare lo stesso ruolo essendo l' unica persona capace da evadere dalla prigione in cui sono finiti i nostri eroi.
Le uniche cose belle di questo film, sono le musiche ma anche esse (e alcune sono prese pari pari) ricordano troppo Prison Break
Inutile dire che probabilmente dei 6 film di Resident Evil questo sia il peggiore.
Lo consiglio ai fan dei film, ma tutti gli altri evitatelo, e spendete il vostro tempo in film migliori.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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