Opinione su Ritorno al futuro - Parte III: Una degna conclusione per Marty e Doc Brown

Una degna conclusione per Marty e Doc Brown

Il terzo e ultimo capitolo della celeberrima saga cinematografica di Ritorno al Futuro, firmata da Robert Zemeckis e Bob Gale, ha concluso le peripezie del protagonista Marty McFly e di Doc Brow, lo scienziato artefice della macchina del tempo. Con lo stesso cast delle pellicole precedenti e ripartendo dal punto in cui si erano lasciate le cose nel secondo film, Ritorno Al Futuro III conduce i personaggi principali in un'atmosfera tanto nuova quanto intuibile se si aveva seguito con attenzione l'epilogo della seconda pellicola della serie. È il Far West a fare da sfondo all'intera trama, che questa volta ha al suo centro una missione diversa dalle precedenti ma ugualmente entusiasmante. Viaggiare con la macchina del tempo ha avuto le sue ripercussioni e ora i protagonisti devono risolvere le varie problematiche. Come nei due film che sono venuti prima, anche in questo Marty e Doc fanno il punto della spiegazione e le varie dinamiche tra passato e futuro vengono chiarite in maniera semplice affinché lo spettatore non si perda il nesso.
Con la DeLorean sempre attrezzata (ma come al solito non esente da qualche difetto), Marty va nel Far West per impedire che Doc Brown, quello della linea temporale del 1985 e quindi del primo film, venga ucciso. Azione, novità, complicazioni, suspense e anche amore sono gli ingredienti principali che caratterizzano la storia. È palese sin da subito che non sarà sel tutto facile per il giovanotto interpretato da Michael J. Fox ambientarsi in un'era anacronistica, eppure il suo spirito di avventura lo aiuta più di una volta.
Lo stile del vecchio west si percepisce tutto: i costumi, le ambientazioni, i riferimenti alla cultura del tempo, tutto è studiato minuziosamente e questa differenza abissale rispetto agli altri capitoli precedenti che erano ambientati negli anni Cinquanta e nel 2015, contribuisce a dare un'anima intensa e del tutto nuova. Marty si ricongiunge con Doc Brown e, anche questa volta, poter fare ritorno al 1985 si rivela una vera e propria impresa. Il duo, che ormai ha esperienza pregressa, deve fare i conti con un'epoca in cui non erano state inventate molte cose. Ma c'è anche un altro impedimento all'orizzonte, costituito da Buford "Cane Pazzo" Tannen. Non mancano i riferimenti agli avi dei protagonisti, così come i rimandi ai prequel di questo terzo atto della saga. È proprio per questo che è necessario aver visto anche Ritorno al Futuro parte I e II. Seguire la trilogia nella sua completezza fa comprendere l'intera avventura compiuta da Marty e Doc in un lasso di tempo veramente breve anche se, con tutti i salti tra passato e futuro, sembra sia passato molto di più.
Il ritmo di Ritorno al Futuro Parte III è adrenalinico, non eccessivamente rapido ma scandito talmente bene da non avere parti fiacche né tantomeno soporifere. La vicenda completa riserva tante sorprese e svariate scene che tengono con il fiato sospeso. Oltre a una particolare cura dei dettagli, ho riscontrato anche molta attenzione nei dialoghi, tutti costruiti ad hoc per le varie fasi della storia. E le battute non sono mai gratuite. I due protagonisti sono sempre affiatati e il loro duo lo reputo uno dei migliori del cinema. Con il Far West da sfondo, Ritorno Al Futuro III mi ha stupita pareccho e l'ho preferito al secondo. Tutta la vicenda mi ha tenuta eccitata e, dal momento che era anche l'epilogo di tutto, sapevo che dovevo aspettarmi qualche colpo di scena in più. Ed effettivamente il finale riesce a sorprendere e a lasciare tanta soddisfazione.
Trovo che questo film sappia essere divertente con poco perché le azioni intraprese dai protagonisti lo sono già di per sé. Mi mancano pellicole di questo tipo, slegate dai tipici stereotipi contemporanei e basati su originalità e ironia genuina e semplice. C'è ancora una volta tanta ingegnosità in questa trama, così come in quelle che hanno dato corpo ai prequel, ed è per questo che anche l'ultimo film si è dimostrato all'altezza del suo compito: concludere l'intera saga che non è stata solo acclamata da pubblico e critica, ma ha altresì fornito tanti spunti per le opere della cultura moderna.
Sono poche le trilogie che mantengono alti i livelli qualitativi dei capitoli successivi al primo, eppure questa firmata Gale-Zemeckis non ha deluso affatto. Consiglio vivamente di seguire tutta la saga: è un caposaldo della cinematografia e questo vanto se lo merita tutto.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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