Opinione su Specialized Rockhopper Comp: Specialized da strada: ottima e resistente

Specialized da strada: ottima e resistente

13/01/2020

Vantaggi

scorrevole, agile, leggera

Svantaggi

costosa


Mi regalò una Specialized da strada mio padre negli anni novanta. Ricordo la mia prima sensazione quando la utilizzai. Allora ero abituato ai pedali con la gabbia e il cinturino, che stringevo in salita per poi rilasciare prima delle discese per la paura di cadere e di rompermi una spalla. Nella Specialized, ebbi quindi il mio primo approccio con i pedali a scatto e mi ci trovai subito bene. Del resto dal punto di vista della sicurezza furono un notevole passo avanti. Un altro punto di forza della mia nuova bicicletta fu la leggerezza del telaio in acciaio e cromomolibdeno. La scorrevolezzas della bicicletta era assicurato da un cambio Shimano attivabile dal manubrio con leve orizzontali integrate. Fantastico! Il primo lungo giro che affrontai fu da casamia a Forlì risalendo la srada di Predappio, San Zeno per approdare poi nel piccolo centro collinare di Premilcuore. 45 chilometri affrontati in scioltezza insieme ai miei anziani amici cicloturisti fra cui mio padre.
Ricoldo che dovetti fare qualche aggiustamento veloce sui generis. Sella da alzare e così pure il manubrio. Il cambio si rivelo prodigioso dato che l'inserimento pareva sincronizzato tanto era facile e silenzioso.
Mi accorsi poi al ritorno di quanto in discesa fosse agile e maneggevole, molto di più dei ferri a cui ero abituato ormai da anni.
Feci anche la mia prima esperienza con le corazzine. Fino ad allora i tubolari avevano caratterizzato il mio andare in bicicletta. Le corazzine mi diedero un maggior senso di sicurezza e una meravigliosa sensazione di tenuta in curva.
Anche successivamente, in occasione di forature, mi fu semplice fare riparazioni veloci e ripartire in sella. Con i tubolari, spesso, mi capitava di sostituirli con fatica ma poi anche di non sentirmi al sicuro nel rimontare in sella. Questo perchè il mastice non sempre faceva parte del corredo di riparazione e i tubolari, specie in discesa, tendavano a ruotare nel cerchione strappandosi e esplodendo. La Specialized aveva comunque una geometria del telaio semplice e classica anche se le saldature in tig davano ancora una volta sicurezza. Infatti, in particolare in salita, i telai in semplice ferro tendevano a piegarsi o a rompersi nei punti di saldatura. Grande accuratezza trovai anche nella sella con disegno moderno antischiacciamento e sulla dotazione di un mini apparecchio digitale in grado di fornirmi i dati corretti circa la percorrenza, i chilometri percorsi e i battiti cardiaci. Presi infatti ad allenarmi inserendo una sorta di test di Conconi rielaborato e personalizzato che devo dire mi diede modo di allargare i miei orizzonti ciclistici.
Una bicicletta, la Specialized, che valuerei senza alcun dubbio fra le migliori che io ho personalmente utilizzato e, credetemi, ne ho cavalcate davvero tante!
Un'altra caratteristica che mi viene in mente è la leggera curvatura del telaio che dapprima mi sorprese anche se la ritenni un semplice escamotage stilistico. In realtà, essendo io molto potente nella pedalata in salita, tendevo a dare impulsi al telaio che si piegava. La curvatura in questione mi fu detto che serviva proprio a garantire una maggiore flessibilità al telaio. Una innovazione che comunque già avevano adottato altre marche di bicicletyte soprattutto americane.
Noi italiani, in campo ciclistico, non dobbiamo imparare nulla da nessuno, questo mi sento di affermarlo ma, temiamo a creare prodotti che per utilizzo di materiali e tecnologie innovative in campo meccanico, tendono a costare molto come prezzo di produzione, un prezzo che poi aumenta in listino fino a divenire inaffrontabile per l'utilizzatore finale.
Gli americani, come i giapponesi del resto, cercano di mantenere i prezzi ma non si impauriscono di fronte alla possibilità di pagare oltre 10.000 euro una bicicletta.
Noi, ammettiamolo, siamo cicloturisti9 in media più parsimoniosi, anche se conosco tanti amatori dotati di prodotti di alto profilo e di costi altrettanto alti.

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Altre opinioni degli utenti su Specialized Rockhopper Comp

  • matteo82
    opinione inserita da matteo82 il 16/09/2017
    La Rockhopper è una mountain bike di gamma media del marchio Specialized, questa bicicletta è prodotta in Taiwan. Io l'ho acquista nel 2005 nella versione comp e l'ho pagata circa 900 euro, mi ritengo...
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