Opinione su The Walk: La lunga camminata tra le Twin Towers

La lunga camminata tra le Twin Towers

04/04/2020

Vantaggi

Trama, sviluppo, attori, regia, musiche, basato su una storia vera

Svantaggi

Nessuno


Robert Zemeckis è un regista che sa come dimostrare di volta in volta la sua caratura in campo cinematografico. The Walk, del 2015, è un altro dei suoi lavori che ho potuto apprezzare e che, di conseguenza, mi hanno riconfermato la sua bravura, anche come sceneggiatore. La suddetta pellicola è basata sulla vera storia di Philippe Petit, funambolo e artista francese che il 7 agosto 1974 compì un'impresa apparentemente impossibile, oltre che illegale: disporre un cavo sospeso nel divario che separava le Torri Gemelle (finite di costruire proprio un anno prima), andando dal tetto di una torre all'altro senza misure di sicurezza e percorrendo una distanza di 42,5 metri per più di una volta, con in mano solo un'asta per tenersi in equilibrio.
Questo è ciò che sappiamo sin da subito e a dircelo è proprio Philippe, non quello vero bensì Joseph Gordon-Levitt, l'attore che lo interpreta con grande impegno, anche fisico, e vivacità contagiosa. Da un panorama mozzafiato, è lui che ci accompagna nelle tappe della sua vita, quelle fondamentali che lo hanno condotto al gesto estremo che però lo ha ripagato di encomi e grandi successi (e il fatto che abbiano ricavato questo film dal suo libro la dice lunga sulla rilevanza e sul fascino della sua epopea). La storia è imperniata su di lui, sulla sua vita, sulla sua passione per l'arte di strada e, soprattutto, sul funambolismo. La sua personalità frizzante ed energica traspare senza filtri in ogni sequenza del film, contagiando allo stessto tempo lo spettatore, che viene trasportato dal suo entusiasmo e dalla voglia di perseguire l'obiettivo che si è prefisso. Il premio Oscar Ben Kingsley interpreta Papa Rudy, un mentore per il giovane che lo aiuta proprio per affinare le doti da funambolo, e non solo.
La pellicola è forte di una sceneggiatura solida che non stagna mai e che non viene viziata da tempi morti. Ogni scena è sottesa di una sorta di suspense, si percepisce l'emozione dell'attesa e, più si va avanti, e più ci si avvicina all'impresa. Ovviamente il culmine sia per la storia che per Philippe lo si ha quando riesce a salire sulle Twin Towers dopo escamotage vari e con l'aiuto dei suoi complici, ma tutti gli avvenimenti che sono venuti prima, ogni fase di preparazione e tutti gli ostacoli incontrati e aggirati dai protagonisti, hanno reso il film avvincente, zeppo e coinvolgente ancor prima della camminata tra la torri. E, anche se l'esito della sua traversata è ormai cosa nota, ho davvero vissuto indirettamente la sua storia come se stesse dispiegandosi dinnanzi a me per la prima volta.
Le mie parole sono positive non soltanto per il lavoro svolto sulla sceneggiatura, ma anche sui dettagli tecnici. Da un regista navigato come Zemeckis, d'altronde, non potevo di certo aspettarmi delusioni di quel genere. Con un budget che si aggira attorno ai 40 milioni di dollari, la perizia grafica e gli effetti visivi sono stati encomiabili. Il vertice, in questo senso, lo si raggiunge proprio quando Philippe è sui vertici delle Torri Gemelle. Il panorama, per quanto digitale, appare vero e contribuisce a infondere tutto il realismo necessario per far avvertire completamente la valenza di quell'esperienza avvenuta tra le nuvole, con uno scenario sterminato da far perdere gli occhi e un filo con su di esso un omino pieno di coraggio, forza di volontà e una generosa dose di follia. In questi istanti in cui ci si trova ad assistere alla camminata, la quantità di sensazioni che si avvertono sono infinite e, se pensate che si tratterà di un normale percorso da una torre all'altra, preparatevi a rimanere stupiti dalle sorprese che si susseguiranno.
Mi sudavano i palmi delle mani durante il percorso sul cavo d'acciaio in sospensione, mentre allo stesso tempo era pure il mio fiato a essere sospeso. Non credevo di divenire oggetto di un simile trasporto emotivo, e invece The Walk ha davvero catalizzato la mia attenzione in un modo inaspettato. E il merito, oltre alla destrezza incredibile di attori, regista, compositore musicale e quant'altro, è da attribuire anche alla location dell'atto di Philippe. Per tutto lo svolgimento della pellicola le Twin Towers hanno assunto il ruolo di seconde protagoniste. All'epoca erano in fase di completamento, nel film le abbiamo viste allo stadio finale, dapprima vuote e con la manovalanza all'interno che le ultimava, e infine compiute, splendide e maestose per ergersi a simbolo della Grande Mela e, ovviamente, per fare da aiutanti all'opera funambolica di Philippe Petit.
Un avvenimento di simile portata non poteva rimanere conosciuto solo ai più, meritava l'attenzione di un pubblico più vasto. Questo film ha contribuito a rendere ancor più inobliabile l'impresa di Philippe e, allo stesso tempo, ha incastonato nella mente della gente l'ennesimo ricordo delle Torri Gemelle, uno che ci riporta alla loro epoca fausta che, da quel 1974, sarebbe durata solo meno di trent'anni. The Walk non poteva volgere al termine senza focalizzarsi sul World Trade Center. Come detto prima, le torri sono state seconde protagoniste e, in virtù dell'alone di tristezza che si prova solo sentendole nominare, erano degne di uno spazio tutto dedicato a loro. In un colpo solo, la pellicola ha divulgato l'impresa di Philippe e ha omaggiato le Twin Towers, lasciando infine nei miei occhi gioia per la riuscita di un piano straordinario, e malinconia mista ad amarezza per quanto accaduto in quella giornata maledetta del 2001. Non si può guardare The Walk ignorando i pensieri che ti portano a tale data.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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sallyrose

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    opinione inserita da nonsolodisegni il 25/03/2020
    Ieri sera ho visto per la seconda volta, a distanza di circa un anno questo splendido film biografico della storia di un funambolo autodidatta, che ha perseguito il suo sogno di fare una passeggiata s...
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    Bello e rilassante
    Nessuno
  • viola04
    opinione inserita da viola04 il 18/04/2018
    "The Walk" è un film del regista Robert Zemeckis, uscito nel 2015. Io all'epoca non ne ero al corrente e l'ho visto solo nelle ultime settimane. Si tratta di una storia che mi ha davvero colpito, perc...
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    molto originale
    nessuno
  • millifly
    opinione inserita da Anonimo il 16/04/2018
    Uscito nel 2015 The Walk è una pellicola americana di genere biografico che racconta dell’impresa ai limiti dell’impossibile compiuta dal funambolo francese Philippe Petit nel 1974. A interpretare l’a...
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    storia vera
    nessuno, ben strutturato
  • monichina76
    opinione inserita da monichina76 il 06/04/2018
    Io non amo le altezze e ho distolto lo sguardo in molte scene di queste film. La storia raccontata è vera ed è quella dell'impresa più conosciuta del funambolo Philippe Petit. La prima parte del film ...
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    Storia vera, molto interessante, da brividi la parte della camminata
    La prima parte insipida
  • arya
    opinione inserita da arya il 29/11/2016
    The walk è un film carino che ho visto recentemente e che racconta dell’incredibile impresa compiuta dal funambolo francese che decise di tendere il proprio filo tra le torri gemelle di New York. Inna...
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    carino, leggero
    nessuno