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1 Opinioni per Tutto sarà perfetto - Lorenzo Marone
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  • kira1992
    Un canto universale di paura e d’amore
    opinione inserita da kira1992 il 20/10/2020
    Lorenzo Marone con "Tutto sarà perfetto" ci racconta una storia che sa far leva sulle corde del lettore e non delude le aspettative di chi ama questo genere narrativo e soprattutto l’autore. È una storia densa di significati, fortemente introspettiva, capace di solleticare la riflessione, che si interroga sui rapporti umani, sulla fragilità, sui rapporti familiari e che è avvalorata dalla penna inconfondibile del napoletano. Riassaporiamo inoltre i sapori e gli odori del luogo, un luogo che è percepito quale vitale e parte integrante della vicenda. Vera colonna portante inoltre del testo è Libero, un uomo che si mostra forse per la prima volta a quel figlio o che forse è proprio quel figlio a vedere per quello che è per la prima volta. Tuttavia, devo ammettere di aver faticato un po’ nella lettura di quest’ultimo lavoro di Marone, non perché sia scritto male o perché manchi qualcosa, quanto perché quei tratti distintivi che lo caratterizzano ci sono tutti tanto che talvolta l’evoluzione del narrato è intuibile. Non solo, anche i personaggi che crea alla lunga tendono ad assomigliarsi proprio perché caratterizzati da quel denominatore comune consono. La sensazione di déjà-vu è stata costante. In conclusione, una piacevole lettura, che colpisce soprattutto per il rapporto tra padri e figli ma che a mio avviso non brilla particolarmente di originalità.
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    Sospiri di meraviglia, casuali e improvvise escursioni fuori dalle rotte prestabilite, questo regala ai lettori ‘Tutto sarà perfetto’. La letteratura quando è bella sospende il senso, non cerca significati, e restituisce alla vita la sua forza indicibile. Ma più di tutto la sua impossibilità di raccontarsi.
    devo ammettere di aver faticato un po’ nella lettura di quest’ultimo lavoro di Marone, non perché sia scritto male o perché manchi qualcosa, quanto perché quei tratti distintivi che lo caratterizzano ci sono tutti tanto che talvolta l’evoluzione del narrato è intuibile