Opinione su Cinquanta sfumature di rosso: La fine non entusiasmante della trilogia delle sfumature

La fine non entusiasmante della trilogia delle sfumature

01/10/2019

Vantaggi

Per i fan del libro, successo commerciale, molte scene uguali al romanzo

Svantaggi

Manca spirito, recitazione scarsa e poca affinità tra gli attori, non all’altezza del libro


La scrittrice inglese E.L. James, autrice della trilogia di libri erotici delle Cinquanta Sfumature, in questi anni ha dato in prestito il successo dei suoi libri anche al settore cinematografico. È cosi che nel 2018 è uscito nelle sale di tutto il mondo il film Cinquanta Sfumature Di Rosso, ultimo capitolo preceduto solo da Cinquanta Sfumature di Nero (2017) e di Grigio (2015). La pellicola riprende la sua trama dal punto in cui ci eravamo lasciati con il capitolo precedente. I protagonisti, Christian e Ana, sono alle prese con la loro vita matrimoniale. Essendo da sempre una coppia non contengono convenzionale, anche questo nuovo capitolo non manca di riservare sorprese e tensione, che siano sessuali o di altra origine. È fondamentale aver visto le pellicole precedenti perché altrimenti non si capirebbe niente di quello che la coppia e i pochi comprimari che gli orbitano attorno vivono.
È chiaro sin da subito che il film non vuole scrollarsi di dosso la stessa atmosfera scialba e grigiastra che ha caratterizzato i prequel. La storia desidera amalgamare dramma, romanticismo ed erotismo, ma lo fa senza un lavoro approfondito nei riguardi dell’universo dei personaggi, né tantomeno con il lato psicologico degli stessi. Tutto appare montato a regola d’arte secondo le descrizioni presenti nei libri solo per fare presa sul pubblico che già conosce la versione cartacea. Talune situazioni sono ricreate con dovizia di dettagli, le varie vicende si susseguono nello stesso ordine del libro e lo svolgimento della storia procede attraverso varie fasi, per poi incalzare intorno all’ultimo atto. La differenza sostanziale è che la sceneggiatura del film è compressa di molto, andando a sopprimere tutti gli elementi caratterizzanti che nelle opere di E.L. James rendevano Ana e Christian due protagonisti dalle mille sfaccettature. Questo film si concentra solo sulle parti più clamorose e tutte vengono presentate senza un nesso realmente accattivante: sembra siano state inserite solo perché dovevano rispecchiare la trama più basilare del libro. Non mancano i colpi di scena più importanti, la figura dell’antagonista è abbastanza presente, il rapporto di Christian e Anastasia cambia, ma la scarsità delle scene erotiche e l’assenza totale di un qualsiasi spiraglio di coinvolgimento emotivo con i protagonisti rendono la visione molto asfissiante. Se si è fan del libro, si rimane delusi perché nel film manca spirito; se non si ha mai letto il romanzo, non si capisce quasi nulla e si ha la sensazione di stare assistendo a una storiella spiccia e insulsa, priva di fondamenta solide e attraenti. Detto in soldoni, in Cinquanta Sfumature Di Rosso manca l’appeal che nel libro era fornito da pensieri, turbinii di emozioni, scene più approfondite, personalità dei personaggi parecchio esposte e approcci erotici affrancati da qualsiasi limite che invece una pellicola cinematografica potrebbe imporre. E anche gli attori Jamie Dornan e Dakota Johnson, a mio avviso, non hanno mai trovato il modo di far impennare il livello del loro affiatamento. Ogni scena risulta ulteriormente impoverita da una sorta di immaturità, che purtroppo va a svilire di troppo anche le parti più semplici del film, quelle che richiedono intimità. Lei se la cava meglio, ma ciò non basta per risollevare questo connubio mai del tutto unitosi davvero.
Da lettrice e estimatrice della saga cartacea, questo film non ha saputo soddisfarmi, nonostante fosse l’ultimo e il più denso a livello narrativo. Nutrivo aspettative maggiori, speravo che almeno la conclusione potesse avvicinarsi a un minimo di decenza, ma anche questo ha fallito tristemente. Capitalizzare su un lavoro cartaceo di successo è una pratica diffusa e mai deprecabile, ma certe volte è meglio infondere più anima al progetto, specie nei confronti del rispetto di chi è o è stato fan dell’opera prima. Per me Cinquanta Sfumature Di Rosso resta l’ultimo film di una saga che aveva ottime potenzialità cinematografiche ma che purtroppo ha agito con mera pigrizia. Ciò non toglie che abbia riscosso comunque un grande successo al botteghino. E forse questo è l’unico vantaggio che gli posso riconoscere.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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sallyrose

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Altre opinioni degli utenti su Cinquanta sfumature di rosso

  • jackb60
    opinione inserita da jackb60 il 17/04/2020
    Cinquanta sfumature di rosso è un film del 2018 nonché il sequel di Cinquanta sfumature di nero mdll'anno precedente, adattamento cinematografico del romanzo omonimo scritto da E. L. James. Seguiamo l...
    Continua a leggere >
    pochi
    pochezza di contenuti
  • monichina76
    opinione inserita da monichina76 il 13/09/2019
    Non ho trovato la categoria film romantici o d'amore quando ho dovuto inserire il prodotto. Alla fine ho scelto film comico, forse ridere della trama, delle scene, nobilita questo film. Erano brutti i...
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    Non ne ho visto
    Trama banale, scene ridicole