Opinione su CRONACHE DI UN VENDITORE DI SANGUE-Yu Hua: Tutto sulla rivoluzione culturale

Tutto sulla rivoluzione culturale

08/07/2020

Vantaggi

Era il mio primo incontro con la letteratura cinese, devo dire che ne sono stato piacevolmente sorpreso. La lettura di questo romanzo risulta fluida e non complicata, va dritta al punto. Mi ha suscitato moltissime sensazioni nel corso della lettura: dolcezza, tristezza, irritazione, disgusto, stupore. Un buon romanzo con una trama originale e sicuramente poco edita

Svantaggi

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Il lungo viaggio di Xu Sanguan, intento a trasportare i bachi nella fabbrica di seta della sua città, ne accompagna la vita tra rituali consolidati ed imprevisti di un destino spesso crudele.
Un matrimonio rigenerante con una ragazza bella e capricciosa, tre figli, Feice Uno, Felice Due, Felice Tre, il sogno di un’ armonia famigliare, crisi economica, fame, lotta quotidiana per la sopravvivenza nella Cina della Rivoluzione culturale.
Anni difficili ed il protagonista costretto a vendere il proprio sangue per sfuggire alla carestia e restituire ai famigliari una dignità, per pagare debiti ed incidenti di percorso, per orgoglio personale, voglia e necessità.
Ogni volta, a donazione avvenuta, provato nel fisico e ritemprato nello spirito, conterà il denaro guadagnato e si recherà, secondo un preciso rituale insegnatogli in gioventù, quando questa pratica gli è stata trasmessa, nello stesso ristorante a consumare un piatto di fegato di maiale saltato e cento grammi di vino di miglio.
La vendita del sangue, una pratica realmente in uso in Cina, si copre di significati reali e simbolici, e rispetta un codice non scritto di attesa e perseveranza, il sangue è flusso vitale, dono degli avi da preservare ma anche simbolo di sacrificio supremo, vergogna privata ma gesto di accudimento ed amore, rischiare la vita per dare speranza di vita.
Nella complessità di anni che abbracciano l’amarezza di un tradimento prontamente restituito, la certezza di un figlio non proprio, la vendetta accecante dell’ odio, l’eco di parole ereditate, le voci ed i pettegolezzi della comunità, Xu Sanguan è travolto dagli accadimenti, a volte da spettatore inerme, altre da protagonista di un destino contraddittorio ed indecifrabile.
Continua a muoversi all’ interno di una terra ingrata e nebulosa, tra tradizioni secolari e rinnovamento, respiro del presente e flusso della memoria, imbevuto di dubbi, si assenta, vaga e ritorna, respingendo e riabbracciando un figlio abbandonato che ricerca una famiglia da amare, perso nella notte più nera, con la prospettiva di morire solo e dissanguato nella disperazione di un sacrificio necessario che lo riconsegni alla vita riabilitandolo ai propri occhi ed a quelli dei propri cari.
Yu Hua, da annoverare tra i migliori scrittori cinesi contemporanei, autore del recente “ Il settimo giorno “, utilizza una prosa scarna e diretta in una alternanza di momenti tragicomici, spesso paradossali, ed un reale dipinto con invidiabile lucidità, trasudando in ogni essenza il respiro vero del racconto, spogliato di tutto, in riferimento al tema della privazione di sangue.
L’esito è un racconto apparentemente dai toni uniformi, rallentati, un ripetersi e sovrapporsi degli stessi gesti e parole, sempre quelli, negli anni, invero la vivacità narrativa esula i temi per abbracciarne i contenuti, anche simbolici, perlopiu’ spietatamente e paradossalmente reali all’ interno della lunga commedia della vita.

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Altre opinioni degli utenti su CRONACHE DI UN VENDITORE DI SANGUE-Yu Hua

  • clary
    opinione inserita da clary il 09/07/2020
    A volte scelgo libri che escono dalla solita cerchia dei miei gusti, li prendo seguendo l'istinto, più che studiando la quarta di copertina. E' il caso di questo romanzo Hua Yu che però mi è stato reg...
    Continua a leggere >
    la vita in Cina, la vita dei cinesi durante un periodo di rivoluzione culturale che ha portato il paese dall'arretratezza assoluta al colosso che è oggiRacconta
    Dire che è una bella lettura è forse troppo, visto che anche lo stile narrativo è molto distante da quei canoni a cui probabilmente siamo abituati, però è istruttiva, e fa riflettere. Vale la pena provarlo.
  • fb-656
    opinione inserita da Silvia Bollini il 08/07/2020
    Non è la storia di un serial killer, bensì uno spaccato della Cina profonda e meno nota, quella dei villaggi lontani da Pechino e Shanghai per intenderci, raccontata in modo a volte commovente e spess...
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    100%
    È stata una splendida lettura, la storia è quella di un uomo comune, di cui veniamo a conoscere i piccoli problemi quotidiani, la narrazione è impostata sullo stile cronicistico, si espongono i fatti senza soffermarsi sugli aspetti emotivi, ma nasce una grande empatia per il protagonista che mi ha spesso portato a sorridere di tenerezza. Molto interessante anche la cornice storica, utile per comprendere un mondo così lontano dal nostro.
    non trovati
  • filicolorati
    opinione inserita da filicolorati il 02/07/2020
    Un libro così mi ci voleva. A volte ho un'impressione di aridità, pomposità, leziosità e asfissiante materialismo dalle più acclamate opere che escono sul mercato editoriale. Questo libro è una felice...
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    La conoscenza con questo scrittore è sicuramente da approfondire.
    personalmente non trovati ma va a gusti