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3 Opinioni per il dubbio
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  • millifly
    L'unica cosa che resta, il dubbio
    opinione inserita da Anonimo il 03/07/2020
    Film di qualche anno fa, quasi una decina con una sempre meravigliosa Meryl Streep, una brava ed emergente Amy Adams e un indimenticabile e compianto Hoffman. La storia ha un’ambientazione storica di America anni Cinquanta e Sessanta. Il tutto è ambientato in una scuola gestita da religiosi e segue le vicende di studenti e prelati in un momento storico nel quale c’è un certo movimento verso il modernismo, mentre strenui difensori di idee più conservatrici cercano di scongiurare il cambiamento. Sullo sfondo l’alito sempre presente del sospetto di abusi di preti verso ragazzi della scuola. Il film non è forte a livello di immagini ma per i dubbi che vuole a tutti i costi instillare nello spettatore. Non è un film in bianco nero è un film che lascia il sospetto s chi siano i buoni e chi sono i cattivi. Devo dire che l’ho trovato molto intenso, a tratti pesante però mi è piaciuto tanto. Ho avuto modo di vederlo di recente in chiaro e quindi mi è rimasto più impresso, poi sono anche id parte perché mi piacciono gli attori protagonisti. Lo consiglio, da vedere ti pone delle domande a cui non si possono avere risposte.
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    spessore, cast, trama
    nessuno
  • jimorris
    Film d'altri tempi.
    opinione inserita da jimorris il 07/05/2020
    Ricordo di aver visto questo bel film drammatico diverso tempo fa, ma mi è rimasto impresso per la sua solidità, per la regia, per il cast, ma soprattutto perchè sembrava un film girato negli anni novanta per vincere l'Oscar. Il film è ambientato nel 1964 in una parocchia nel Bronx all'avan guardia per la cura dei ragazzi senza possibilità sotto la guida di Padre Miller e sorella Aloysius. Ma c'è sotto un segreto... Un film ben fatto, lineare, intrecciato che trascina dis cena in scena e tiene alto il dubbio fino alla fine lasciando allo spettatore il compito di capire e riflettere. Una riflessione che accompagna lo spettatore in tutto il film su diverse tematiche scottanti, sulla religione, sul cambiamento nella chiesa, sulla pedofilia, sulla carità, sulla razza.; tutte tematiche affrontate con discrezione e interrogandosi sulle problematiche. Il tutto grazie ad una regia precisa e puntuale, ma anche ad un cast perfetto. Ha vinto premi, vale la pena vederlo in una serata in cui si voglia pensare, ma non più di una volta.
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    regia, cast, tematiche riflessioni
    nessuno
  • locusta91
    Un dramma religioso ben recitato
    opinione inserita da Anonimo il 20/04/2020
    Un film interessante ambientato in una sorta di scuola cattolica gestito da preti e suore, e ambientato in un'epoca particolare dei secoli scorsi... Una specie di veduta, ovviamente con le proprie licenze cinematografiche, di un rapporto tra gioventù e ecclesiastici, tra sistemi educativi "progressisti" e quelli "conservatori". Il cast è eccellente e di una certa fama, e spiccano sia le due prime attrici, sia il l'attore morto prematuramente qualche anno fa... La trama è legata a un presunto abuso di quel prete verso un ragazzino afro disagiato, e i dubbi/sospetti di 2 suore in particolare, una giovane e a metà strada tra il progressismo e conservatorismo, e una di una certa età, piuttosto severa e dalle ristrette vedute (appunto l'esperta Tra dubbi, equivoci e più diverbi, viene pennellato un film interessante, che ho rivisto da poco, e che mi ha comunque catturato l'attenzione... Interessante il contrasto tra il pasto dei preti e le suore, come viene dipinto... Suore in silenzio, mentre i preti sghignazzano con vino e sigari... Ok è molto stereotipato ma che in parte rispecchia questa differenza sessista di quell'epoca, ma anche la generale ipocrisia spirituale del clero. Nel complesso è un film drammatico, pieno di dialoghi, cosa che a me generalmente piace vedere e che promuovo. Qualche tema filosofico/religioso/sociale viene più che accennato, quindi è per me interessante anche come ricerca personale di prospettive e riflessioni.
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    Un dramma religioso ben recitato, da rivedere
    È un film, ovviamente romanzato; se non interessa l'ambientazione "religiosa"