Opinione su Il rompiscatole: L'innoportuno "uomo del cavo", regia di Ben Stiller

L'innoportuno "uomo del cavo", regia di Ben Stiller

02/06/2019

Vantaggi

Cast ricco, trama insolita, finale riflessivo sul ruolo della tv nelle famiglie

Svantaggi

Molte tematiche nello stesso film, varie azioni disturbanti visti nel film, non molto armonioso


È una commedia un pò dark, del lontano 1996, diretta da un insolito giovane Stiller, interpretato da Jim Carrey, ma anche altre interessanti presenze, alcuni in piccoli ruoli...
E' un film che probabilmente avevo gia visto anni fa, ma avendolo trovato su Infinity, ho pensato di provare a rivederlo, dato che mi son piaciuti in genere i film con Jim Carrey...
(tendiamo ad avere entrambi, uno simile umorismo "facciale").

Per me il film comincia già "male", dove si vede un celato personaggio che osserva in maniera morbosa certi programmi, che fa presagire che sia una persona non con pochi disturbi.
Il protagonista (lo stesso attore che aveva recitato nel primo Godzilla americano) comunque, è cacciato di casa dalla compagna (ma... convivente o moglie?), e trasloca in un nuovo appartamento.
Avendo problemi con la tv non funzionante, gli tocca chiamare "l'uomo del cavo" (appunto, dato che è il titolo originale del film), un tecnico di un'azienda che molto tempo dopo scoprirà esser stato sospeso a tempo indeterminato dal lavoro... Facilmente l'uomo aggiusterà la tv, e poi cercherà di diventare suo amico.
Questo insolito individuo si dimostra, oltre a un maniaco della televisione, piuttosto invadente e pure dispettoso, costringendolo a uscire più volte insieme.
Questo "uomo del cavo", comincerà far azioni spregevoli, come pagare una prostituta per il protagonista per far dimenticare la compagna, e Steven lo caccia di casa in malo modo.

Con una folle logica del bene e del male, "per farsi perdonare" si recherà all'appuntamento tra l'ex compagna e un suo spasimante, per poi aggredirlo...

Ho citato questi 2 odiosi comportamenti (e sarebbe una commedia?), ma ci sarà un crescendo di cattive azioni, fino al climax finale.
Comunque durante la storia, con pochi flashback ma soprattutto con la "resa del conti finali", si scoprirà che il suo disgustoso comportamento è dovuto in parte a un'infanzia solitaria e disagiata, dove trovava conforto davanti alla "tata" televisione...

"Posso essere il tuo migliore amico o il tuo peggior amico".
Questa è una delle frase icona di questo uomo del cavo interpretato da Jim Carrey...
E' un film guardabile, con un ragionevole disappunto per i comportamenti di questo personaggio, seppur siano anche a causa del suo disagio interiore che si porta dentro dall'infanzia...

Questa sorta di schizofrenia del personaggio mi fa ricordare vagamente un altro film di Carrey dove interpretava un individuo con problemi di sdoppiamento di personalità, che ricordo comunque poco dato che ho visto una sola volta tanti anni fa...

Personalmente le vicende narrate, mi hanno fatto comprendere e riconfermare come non "tutto sia relativo", e "un comportamento non vale l'altro"...
Insomma anche nei rapporti intrapersonali possono portare a una brutta piega se una persona tende ad essere insistente, appiccicoso, invadente, invece di aver un minimo di accordo e rispetto con il prossimo...
E sopratutto, ci sono sempre dei "paletti", su cosa è bene e cosa e male...
E questo mi piace sempre ricordarlo, volendo esser guidato dal Creatore di tutte le cose, prima della fine di questo sistema corrotto...

E' una commedia, in teoria più sul comico, ma Jim Carrey interpreta uno di quei personaggi che si e visto più volte in thriller psicologici o anche horror, con un strano e inquietante personaggio invadente con un crescendo di brutte azioni...

Colonna sonora spesso rockeggiante che non gradisco, ma nelle scene movimentate può anche starci...

Per il resto, è un film che considererei tra il mediocre e l'accettabile...
Incuriosisce proprio per via di questo disturbante personaggio maniaco sempre più invadente nella vita del protagonista...
Qualcuno l'ha definito "comico", ma spesso lo trovavo più che altro inquietante...
Seppur effettivamente verso la fine (sopratutto per l'incubo del protagonista) c'è una sorta di gag comica, il resto è una "commedia drammatica"...
Il finale, in parte lo salva, con un accenno di una specie di insegnamento (che si collega al flashback dell'infanzia di "Chip", l'uomo del cavo), per evitare di rendere una "baby sitter" la televisione per l'umanità..

Ma dà comunque un pò la sensazione di esser un film "polpettone", dove il regista Ben Stiller ha cercato di inserire varie tematiche all'interno di uno stesso film senza tanto approffondirle, o renderle armoniose tra di loro.
E' comunque molto citazionistico, e ciò aumenta l'effetto polpettone...

E' un film interessante per alcune tematiche trattate, ma non lo vorrei avere sulla mia personale videoteca di DVD, anche per via di quelle brutte azioni del personaggio...


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locusta91

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