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1 Opinioni per Il viaggio a Reims - Gioacchino Rossini
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    Il viaggio a Reims
    opinione inserita da Anna Riviera il 17/02/2017
    Il viaggio a Reims di Gioacchino Rossini viene considerato un capolavoro recuperato, io ho il cofanetto della edizione rappresentata a Pesaro diretta dal maestro Claudio Abbado e con interpreti di eccezione: Katia Ricciarelli, la Valentini Terrani, Leo Nucci e altri di fama. L’opera è in un atto e racconta l’impossibilità della comitiva dei Bons Vivants che si trova bloccata al Giglio d’Oro, un albergo termale perché mancano i cavalli per le carrozze e non possono raggiungere Parigi per l’incoronazione di Carlo X, Quindi per passare il tempo di attesa , si inventano di tutto. Il direttore Claudio Abbado, racconta, nel libretto di presentazione dell’opera, che dirigere quest’opera è stato molto gratificante sia per la sua bellezza musicale che per il lavoro svolto assieme ai cantanti lirici, tutti bravi. Tra i personaggi dell’opera, vi è Corinna una improvvisatrice romana che compone versi ed è la parte di Cecilia Gasdia. Poi vi è una marchesa polacca, Lucia Valentini Terrani, una voce scomparsa da tempo, vellutata e agile nelle parti di bravura rossiniane. Per non parlare di Leo Nucci, grande voce anche lui. Insomma un cast di eccezione. Successivamente il Viaggio a Reims è stato rappresentato nei maggiori teatri del mondo, con interpreti del calibro di Moserrat Caballè. Pur essendo un atto unico l’opera dura circa tre ore. La prima rappresentazione fu alla Scala di Milano nel 1938 sotto la direzione di Richard Strauss. La partitura dell’opera fu ritenuta dispersa per più di un secolo. Solo grazie alla fondazione Rossini di Pesaro è stata riscoperta e ricostruita. La caratteristica del Viaggio è che non ha una ouverture ma si compone di tante arie, quest’opera è l’ultima di Rossini e se si confronta con quelle scritte circa quindici anni prima, si coglie uno sviluppo artistico sorprendente. Per questo il Viaggio a Reims ritrovato, fortunatamente, si annovera come capolavoro musicale ed è un gran piacere ascoltarlo. Su Rossini compositore si può affermare soltanto che è uno dei geni musicali italiani che ha un numero imponente di composizioni, pianoforte, quartetti, oboe, sonate varie e opere, c’è solo l’imbarazzo della scelta. La novità e la bellezza delle ouverture Rossiniane sono i famosi crescendo delle opere e probabilmente per le parti cantate si divertiva a mettere in difficoltà i mezzosoprani, i baritoni, i bassi. Le parti femminili sono quasi sempre per mezzo soprano, La Callas forse è stata l’unica a cantare anche da mezzo soprano. Il compositore Gioacchino Rossini è da annoverare tra i geni della musica italiana, estroso e brillante per la maggior parte della sua produzione musicale che è imponente sia per composizioni strumentali, che operistica. Si conoscono poco invece le sonatine per pianoforte che scrisse da giovane ed altre sue composizioni. Gioacchino Rossini, nato a Pesaro il 29 Febbraio 1792, chiamato dagli ammiratori, il "Cigno di Pesaro" musicò decine di opere liriche senza limite di genere, dalle farse alle commedie, dalle tragedie alle opere serie e semiserie. Le sue origini erano modeste, il padre suonava nella banda cittadina e la madre era una discreta cantante lirica. Da giovane quattordicenne si iscrive al Liceo Musicale bolognese e scrive la sua prima opera “Demetrio e “Polibio” ad oggi sconosciuta. All’età di 37 anni scrive un superbo Stabat Mater. Tra quelle che si rappresentano di più troviamo Il Barbiere di Siviglia, il Guglielmo Tell.
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