• 1 persona su 1 lo consiglia
Scrivi la tua opinione
  • tema
  • contenuto
  • accuratezza
  • varietà
  • adatto a tutti
1 Opinioni per Pollock e Rothko. Il gesto e il respiro - Gregorio Bitta (Enaudi, 2020)
Ordina per
Visualizza opinioni
  • little51
    Pollock vs Rotko
    opinione inserita da little51 il 05/12/2020
    Gregorio Botta (classe 1953), artista visivo lui stesso e giornalista (vicedirettore di Repubblica) ha scritto un libro interessantissimo intitolato “ Pollock e Rotko. Il gesto e il respiro”, un saggio sui due grandi artisti americani del '900 grazie a cui il baricentro dell'Arte si spostò da Parigi a New York. Al centro di questa storia c'è una fotografia in bianco e nero che rappresenta un gruppo di persone, tutti uomini tranne una donna, Hedda Sterne (la più in alto), seduti intorno ad un tavolo, in una posa che mi ha fatto ricordare il celeberrimo quadri dei partecipanti al Congresso di Vienna del 1815, coloro che decisero sull'Europa postnapoleonica. Qui il gruppo rappresenta “Les Irascibles”, un gruppo di artisti astratti, quelli della futura New York School, irascibili, ribelli in lotta col Metropolitan di New York per le scelte effettuate nelle sue mostre. Al centro, quasi perno di una rotazione, Jason Pollock, immancabile sigaretta in mano e all'estrema destra, l'altro grande, Rotko: in comune amici, galleristi, mostre, vizi (fumo e alcool), morti simili, ma linguaggi artistici diversi come se, dicono i critici, fossero lo ying e lo yang dell'arte del Novecento. E proprio questo è lo scopo del nuovo saggio di Gregorio Botta “Pollock e Rotko. Il gesto e il respiro”, quello di mettere a confronto questi due grandi miti, definiti dall'autore -i due dioscuri-, ricordando che questi erano i due gemelli figli di Zeus, gemelli ma profondamente diversi nelle abilità personali. Botta analizza i due e sorprendentemente decide di partire da lontano con un particolare e straordinario nuovo punto di vista, cioè gli affreschi del Beato Angelico a Firenze in un collegamento che ha stupito molti apparendo in certi punti un po' azzardato. In sostanza Botta affronta due grandi biografie con un linguaggio chiaro e scorrevole, perfettamente comprensibile a tutti, anche ai non addetti dopo un lavoro intenso di ricerca meticolosa persino sugli aneddoti e su piccoli episodi che rendono la lettura interessante e piacevole.
    Segnala contenuto
    lettura scorrevole e interessante
    nessuno