Ritorno al passato
Ho letto un romanzo che mi ha incuriosita ascoltando online la presentazione fatta dall'autrice, Flaminia Bolzan, classe 1987, psicologa e criminologa, spesso consulente su fatti di cronaca nera, al suo primo libro scritto nel 2018 ed edito da Do It Human.
Il titolo è anche il nome della protagonista: il turchese è una pietra ed anche un colore, un colore che però indica purezza e trasparenza, esattamente l'opposto della personalità della ragazza protagonista del romanzo, in cui c'è anche un lato oscuro che deve essere portato alla luce
Turchese è una ragazza di 30 anni appartenente ad una ricca famiglia borghese romana: non ha voglia di lavorare, è sempre scontenta, irrequieta e proprio per questo spesso si droga per cercare di calmare il suo spirito inquieto. Non si confida con la famiglia che ha lasciato per vivere sola a Trastevere, ma con un'amica di nome Flaminia, amica cui è legata dall'infanzia e che riesce sempre a farle da punto di riferimento.
Guardando dalla finestra, Turchese osserva lo scorrere della vita ed un giorno in particolare nota un barbone che staziona spesso sul marciapiede vicino a casa sua, facendo disegni per terra e recitando pezzi di poesie tutte sulla morte. Quest' uomo diventa come un'ossessione per lei che comincia ad osservarlo nei minimi particolari.
Poi, a rompere il suo piccolo mondo in fondo abbastanza tranquillo, le cominciano ad arrivare delle lettere anonime in cui uno sconosciuto la invita o la sfida a giocare e qui le cose cambiano immediatamente rotta alla vita di Turchese, riportandola indietro nel passato nelle pieghe oscure della sua personalità.
Romanzo consigliato.
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