Opinione su X-Men: Il primo film sugli X-Men

Il primo film sugli X-Men

06/06/2020

Vantaggi

Personaggi, trama e sviluppi, basato sui fumetti Marvel, regia

Svantaggi

Genere che non piace a tutti


"X-Men" è il cinefumetto che ha spianato la strada per tutti gli altri film dedicati ai supereroi. Un riconoscimento non da poco per i celebri mutanti nati nei fumetti della Marvel Comics. Uscito nel 2000 e diretto da Bryan Singer, il film non racconta proprio la genesi degli X-Men bensì sceglie di presentarceli in un periodo particolare della loro vita condotta difficilmente tra gli umani. Charles Xavier (Patrick Stewart), telepate sulla sedia a rotelle, è a capo di una scuola per giovani dotati a Westchester. È lui a capo della squadra degli X-Men, comprendente Tempesta (Halle Berry), Ciclope (James Marsden) e Jean Grey (Famke Janssen). La trama parte con un flashback al passato riguardante un personaggio cruciale, poi ci spedisce nel presente per portarci da Marie (Anna Paquin), alias Rogue, una adolescente mutante che, spaventata dal proprio potere - che può perfino arrivare a uccidere le persone solo toccandole - fugge e incappa sul cammino di Wolverine (Hugh Jackman). Ogni avvenimento è legato ad un altro, ragion per cui ogni cosa alla fine avrà un senso, anche se all'inizio non è ancora chiaro tutto. Infatti da una parte si assiste al consolidamento del gruppo di mutanti, dall'altro si rafforzano le idee di Magneto (Ian McKellen) di diventare più forte sfruttando i poteri di una mutante in particolare per porre fine all'esistenza degli umani, da lui tanto disprezzati e aborriti.
È infatti chiaro che gli uomini che ricoprono alte cariche all'interno della società hanno terrore nei confronti di questi esseri mutati poiché i poteri di cui sono dotati non possono essere gestiti. Questo non fa altro che far sentire i mutanti meno accetti, ma se Xavier sceglie di dimostrare che possono fare anche cose buone e controllarsi, Magneto imbocca la via della devastazione totale. È una strenua lotta tra X-Men che invocano la convivenenza pacifica e quelli che sono invece sul piede di guerra perché repressi da troppo e stanchi di sottostare agli 'homo sapiens'. Che poi questo è il leitmotiv di quasi ogni film sui mutanti, nonché uno dei tanti sentieri percorsi dalle trame delle uscite a fumetti. Un elemento caratterizzante e dunque imprescindibile per la storia del gruppo, a prescindere dal tipo di produzione. Il primo film sceglie bene le sue carte perché, costruendo una storia particolare, facilmente fruibile e dai connotati anche maturi, mette in mostra le prerogative che hanno distinto i mutanti rispetto agli altri personaggi a fumetti: la difficoltà di integrarsi fra gli umani, le diverse potenzialità che ciascun mutante possiede, le dinamiche interpersonali tra i membri del gruppo, la storia travagliata e nebulosa sul passato di Wolverine, la rivalità intelligente tra Charles e Magneto con la contrapposizione delle loro due fazioni, e la rilevanza ricoperta dalla scuola per giovani dotati, vero faro per i ragazzi che non sanno come comportarsi con gli altri e come governare le abilità sovrumane che scoprono di possedere.
La durata è di poco meno di due ore e al suo interno c'è una buona commistione tra dramma e azione, al di là della fantascienza. In generale la storia viene spiegata abbastanza bene dai dialoghi dei personaggi e si districa senza annodarsi mai, anche se forse qualcosina può sembrare pretestuosa. Le scene di azione sono inserite quando hanno un fine utile, come quando servono per farci capire che abilità hanno certi mutanti e, soprattutto, quando si spiana la strada per il finale. Il confronto decisivo tra le due fazioni avviene in una location suggestiva e ha il pregio di non essere né confusionario né troppo impetuoso. Quella di questa pellicola è una storia niente affatto arzigogolata o ostica poiché mostra una compattezza apprezzabile e ben comprensibile, specialmente in virtù del fatto che ha avuto il compito di presentarci per la prima volta al cinema questa squadra di mutanti, oltre che di tratteggiarci un numero non sparuto di personaggi, tra protagonisti, comprimari e nemici. Chi emerge è senza dubbio Logan/ Wolverine, il mutante rozzo interpretato dal raffinato Hugh Jackman. L'attore australiano a partire da questo ruolo avrebbe conosciuto un successo inarrestabile, arrivando a essere identificato come la sua controparte, negli anni a venire. Ed effettivamente, a prescindere dalla sua interpretazione sopraffina, il personaggio di Logan è il più sfaccettato, il più carismatico, il più enigmatico. Non si poteva trasporlo meglio di così al cinema. Peccato solo che lui e tutti gli altri membri della squadra non siano stati abbigliati come lo sono nei fumetti. Credo che indossare tute total black sia stata una scelta che ha finito per svilire l'effetto finale visivo dei mutanti. C'è poi da dire che il film ha scelto di adottare un tono maturo e questo lo si può evincere anche dall'età anagrafica degli attori, più adulti rispetto alle loro controparti fumettistiche che, negli albi in cui hanno esordito, erano perlopiù adolescenti. Ma, se devo prendere in esame sia pellicola che fumetti, è bene sottolineare che i riferimenti legati ai comic books non latitano e appagheranno l'attenzione degli spettatori più addentro al settore. Chi invece è un profano, non avra troppi problemi a seguire la sceneggiatura perché questo è il punto di partenza.
Da "X-Men" in poi non si produrranno solo altri film che andranno a formare la saga cinematografica sui mutanti, ma anche tante altre pellicole della medesima casa editrice di fumetti Marvel Comics. All'alba del nuovo millennio ha posto le basi per il genere del cinefumetto, che sta conoscendo di anno in anno un successo sterminato non solo a livello monetario ma anche in fatto di impatto sulla cultura popolate. La saga dei mutanti ha subito contraccolpi, sono stati fatti passi falsi (in quanto certe produzioni al cinema hanno fatto fiasco), molte storie dei film hanno conosciuto delle modifiche assurde nelle pellicole venute poi (dando adito a confusione e discontinuità) e in tempi più recenti è stata scalzata dal gruppo degli Avengers. Cionnonostante, a distanza di venti anni, resta un film che ha assolto il proprio compito in maniera adeguata e, per questo, è tuttora godibile e ben fatto.


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sallyrose

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