Successe anche questo
“1914. Qualcosa di nuovo sul Fronte Occidentale” è il titolo del saggio storico pubblicato da Antonio Besana per Ares editore: esso ricorda chiaramente un altro libro, famosissimo e terribile che valse all'autore il Premio Nobel per la Letteratura, cioè “Niente di nuovo sul Fronte Occidentale” di Erich Maria Remarque. Quest'ultimo voleva sottolineare che mentre i bollettini di guerra pubblicati dai vari Stati Maggiori sostenevano che non c'era nulla di nuovo, nel senso di avanzate o battaglie più o meno grandi, i soldati continuavano a morire lo stesso, quindi qualcosa succedeva e come.
Qui il titolo corretto del libro di Remarque guarda invece ad un episodio preciso di quella terribile I Guerra Mondiale e dell'allucinante fonte franco-tedesco dove per la prima volta furono usate anche le armi chimiche, cioè il gas asfissiante e anche quello urticante (iprite).
Eppure fu proprio in quelle trincee dove si incontravano e si scontravano gli eserciti di Francia, Regno Unito e Germania che avvenne uno degli episodi che hanno fatto e fanno ancora sperare: nella notte di Natale del 1914, gli eserciti nemici abbandonarono le armi, uscirono allo scoperto, si incontrarono nella terra di nessuno e si fecero gli auguri di Natale per arrivare anche a giocare amichevolmente una partita di calcio.
Non fu sparato un solo colpo.
Insomma un piccolo grande episodio, la cosiddetta -Tregua di Natale-.
E come ha scritto uno dei testimoni: “ per un istante Dio è stato di nuovo il Signore di questo angolo di terra”.
Cronaca avvincente, storie personali, ricerca storica approfondita, un viaggio nel tempo, nel dolore e nella speranza, stile che cattura: libro consigliato.
Segnala contenuto