Questa è sparta
300 non è un film su dei coraggiosi ribelli che combattono contro un regime oppressivo per salvaguardare la libertà e la democrazia. Quando Re Leonida grida "Per la libertà!" Non sta parlando di verità, giustizia insomma la solita americanata, parla di essere spartani ovvero combattere crogiolarsi nel sangue dei nemici, a loro non frega niente della libertà come la intendiamo noi ma la libertà spartana. Nonostante urla e proclami, il Re Leonida e i suoi uomini stanno davvero combattendo per tenere un gruppo di Persiani dalla bocca aperta che saltano sul loro prato. Quando Serse e il suo esercito multi-nazione si presentano alla porta di Sparta e chiedono fedeltà, offrono anche a re Leonida e al suo popolo la libertà di vivere come vogliono. Ma questa è Sparta, una nazione di guerrieri allevati per il sangue. Leonidas non vuole che il suo popolo pieghi il ginocchio a nessuno, non importa quanto sia dolce il piatto. Guardato in quel modo, a me 300 è in realtà più interessante. Questa è la storia non dei combattenti per la libertà, ma di un uomo testardo e un popolo testardo ossessionato dall'onore, dalla gloria e dalla guerra. Un gruppo di combattenti così feroci preferiscono la morte alla resa, a prescindere dai termini. Solo i più grandi guerrieri della Terra potrebbero tenere a bada un esercito di milioni con soli 300 uomini. Per gli spartani, è la cosa naturale da fare.
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