Il secondo disco dei Pink Floyd
Il secondo disco dei Pink Floyd è particolare perché è in mezzo ad una vera e propria transizione che vede l'eclissi di Syb Barrett che comunque ha ancora la maggioranza dei testi e delle canzoni del disco e l'entrata di David GIlmour al suo posto, veramente ci sarà anche un periodo dove Gilmour e Barrett saranno tutti e due presenti ma purtroppo durerà poco, in questo disco le sonorità sono ancora psichedeliche e rimangono molto sognanti e la mia canzone preferita è proprio quella che da il titolo all'intero lavoro che è una canzone da più di 12 minuti, molto strumentale dove la parte finale ha un che di epico misto alle tastiere paradisiache di Rick Wright.
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