Opinione su A Star is born: A Star is born: L' Amore e la Musica

A Star is born: L' Amore e la Musica

Ho sempre apprezzato Bradley Cooper sin dai tempi della serie tv Alias, ho seguito con piacere la sua carriera che negli anni è cresciuta vantando collaborazioni con grandi registi, su tutti Eastwood e David O. Russell.

Appena l'ho visto nel trailer di A Star is born nei panni per di più di un rocker non me lo sono lasciato sfuggire. A maggior ragione quando ho scoperto che era anche il regista di questo film.
Volutamente non ho letto nulla di questo film, anche se sapevo solo che era un remake, che comunque anche nell'originale non avevo mai visto.

Mi aspettavo addirittura una commedia, un film che parlava di musica, e sì, magari anche un filo di dramma, alla Almost Famous.

Inizialmente il film è molto lento, ma quando ci si addentra via via nella storia mi ha presa come non mi aspettavo. La scena culmine da cui tutto parte è al concerto del gruppo di Jackson Maine, quando invita lei, Ally,a cantare il pezzo che la sera prima gli aveva cantato: Shallow. L'impatto è molto forte, la loro sintonia è intensa, lui con la gioia di averla fatta esprimere su un grande palco per la prima volta.

Il film è la loro storia d'amore, dal primo incontro, come si intrecciano le loro vite, dai loro racconti di vita, la passione per la musica, e il dolore di lui che lei cerca di proteggere e lenire.
Al centro oltre il loro amore è infatti la sofferenza di lui, datagli da una vita passata dura, come il pezzo che lei le canta al primo incontro, che sembrava scritta per lui, anche prima che si conoscessero. Come se lo avesse sentito arrivare nella sua vita, un presentimento, un segno.

Da lì grazie a lui, comincia la folgorante carriera di lei. E lui entra maggiormente in crisi, la sua carriera ha forti battute d'arresto specie per la sempre più dipendenza dall'alcool. La ama e la incoraggia, l'unione tra loro è sempre più forte, ma è l'immagine di se stesso che forse non riesce più a sostenere.
Ally non fa che amarlo e dargli forza, ma verso i mali interiori può poco, tanto che crede di non essere veramente amata da lui. Quando esce dalla riabilitazione ha paura di perderlo, perché crede che fosse l'alcool a renderla necessaria. Decide di mollare persino la sua carriera per non lasciarlo più solo e fare in modo che guarisca.
Il manager invece fa notare a Jackson che è solo un ostacolo.
L'ultimo gesto d'amore per lei è di lasciarla libera, togliendosi la vita. Ma non è così e il finale è rivelatore, non la lascia libera, ma le addossa il dolore di non averlo più, di averlo perso per sempre. Il sacrificio d'amore era lottare per loro due.

Solitamente non sono una che si commuove davanti a un film, percepisco sempre la finzione del cinema. Qui però ho davvero faticato a soffocare le lacrime, percependo tutto un dolore nella perdita. Da sentire il cuore spezzato.

La colonna sonora merita parecchio, e ho scoperto anche le ottime doti canore di Bradley Cooper che non sospettavo minimamente. Una critica successiva che ho lettoe che condivido appieno è che Lady Gaga come attrice è riuscita dove la sua "rivale" Madonna ha sempre mancato. L'ho apprezzata molto, ha saputo rendere la dolcezza del personaggio, e mai avrei creduto di ascoltare con piacere un pezzo cantato da lei, essendo generalmente lontana dai miei gusti musicali. le auguro di farci un pensierino, e sperimentare altri generi musicali.

Da vedere, ascoltare, sentire....

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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