Il libro della profezia
Finalmente ho trovato e letto subito il libro della profezia: molti si ricordano infatti di un libro di fantascienza (The eye of Darkness di Dean Koontz) pubblicato nel lontano 1981 in cui si parlava di guerra batteriologica, dei Cinesi e dei loro laboratori e di un virus terribile chiamato Wuhan-400. Il romanzo però era fuori circolazione in Italia ed ora finalmente è stato ritradotto e ripubblicato col titolo certo meno adatto di “Abisso”: leggendolo, capivo che il racconto di fantascienza di 39 anni fa, non era ormai più SciFi, ma realtà, purtroppo una realtà che sta sconvolgendo ( e chissà per quanto tempo ancora!) la vita di tutti noi.
La storia si volge in Usa, precisamente a Las Vegas (Nevada) con i suoi mille colori e rumori, con i giochi continui, coi soldi a iosa che vanno e vengono nelle tasche dei giocatori. Qui vive Christina detta Tina che un anno prima, appena dopo la separazione dal marito, ha perso il figlio adolescente in seguito ad un terribile incidente ai limiti delle montagne dove il pullmino che portava lui e il suo gruppo di scouts ad una gita, era stato coinvolto da un incidente: tutti erano morti e addirittura a lei e al marito era stato consigliato di non riconoscere il corpo del figlio in quanto troppo rovinato.
Dopo un anno Tina sembra cominciare a darsi un po' di pace immergendosi del lavoro come organizzatrice di un grande spettacolo in uno dei casinò, ma improvvisamente nella sua vita entrano strani fenomeni. Mentre dorme, è svegliata da piccoli rumori, nella stanza del figlio la sua lavagna cade e su di essa appare incisa la scritta “non morto”oltre ad un freddo sempre più intnso. Tina comincia a pensare che invece di star meglio come pensava, in realtà sta cadendo in una qualche forma di depressione.
Per fortuna al casinò conosce Elliott e tra i due si forma subito una bella intesa ed amicizia: questi ha per di più un passato di agente segreto operativo e la cosa si rivela subito utile quando Tina pensa che per risolvere le sue paure, dovrà chiedere un decreto di riesumazione perchè vedendo il figlio nella sua realtà di morte, riuscirà a mettersi il cuore in pace.
Elliott che è avvocato, chiede ad un giudice di sua conoscenza quante probabilità ci sono che venga accettata la richiesta di Tina, ma questo scatena una serie di fatti terribili (Elliott viene assalito in casa, Tina vede saltare in aria la sua villetta e si salva a stento). I due allora cominciano a pensare che quel non morto che appare qua e là insieme ad altri strani fenomeni di poltergeist vengono da Danny che si trova in qualche parte sotto le montagne in laboratori segreti e che il famoso incidente era molto di più.
Senza fare spoiler, il virus che salta fuori proprio nelle ultime pagine è prodotto dai Cinesi e proprio un ricercatore cinese l'ha portato in Usa chiedendo asilo politico in cambio della consegna di quello e di tanti altri: è il Wuhan-400 perchè Wuhan è proprio la sede di una delle basi della preparazione della guerra batteriologica cinese.
Il libro sembra davvero una fotografia del futuro o meglio della nostra realtà, quasi che Koontz avesse guardato con un cannocchiale quello che sarebbe successo all'inizio del 2020.
Lo stile e la storia rendono la lettura affascinante, avvincente e purtroppo, chiudendo il libro alla fine della lettura, sembra che essa continui a scorrere tutto intorno a noi.
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