Opinione su Aiace - Ugo Foscolo: L' "Aiace" e i "salami" di Ugo Foscolo
L' "Aiace" e i "salami" di Ugo Foscolo
02/02/2019
Vantaggi
Ci troviamo di fronte a una tragedia di notevole impeto drammatico, con Aiace che campeggia per il suo valore.
Svantaggi
Difficile la lettura, anche se non impossibile con buone note esplicative
In realtà essi "videro" in uno dei protagonisti, Agamennone, una feroce critica a Napoleone I, visto come un dittatore senza scrupoli. A parte l'infortunio occorso al Poeta di Zante, bisogna riconoscere però, in una giusta prospettiva storica, che i "caratteri" tratteggiati nella tragedia sono di valore indubbio.
Il protagonista della tragedia è Aiace, guerriero valorosissimo, ma che si deve scontrare con avversari potenti e infidi al tempo stesso. Vediamo perché. Dopo la morte di Achille, si trattava di stabilire a quale guerriero greco toccassero in eredità le di lui armi. Per valore, nessuno in campo greco aveva le credenziali di Aiace, guerrierop valorosissimo, impetuoso in battaglia, e che non si risparmiava mai in combattimento.
Ma, e qui c'è un grosso "ma": le famose e gloriose armi di Achille erano ambite anche da un altro valoroso guerriero greco: Ulisse. Ulisse, come si sa, era non soltanto valente, ma anche estremamente furbo. Usando tutte le sue astuzie, Ulisse riuscì a convincere tutti i capi greci che "contavano", tra cui il potente e superbo re Agamennone, a non dare le armi di Achille ad Aiace, bensì a lui, Ulisse.
Aiace s'infuriò come un ossesso per l'ingiustizia patita: ma non ci fu nulla da fare contro l'ostinatezza di Agamennone e la perfida astuzia di Ulisse. Di fronte a un tale misconoscimento del suo valore, Aiace si uccide.
La critica del tempo vide giustamente in Aiace una sorta di "proiezione" dello stesso Foscolo, che sappiamo essere stato uomo di grande coraggio e fortissima impetuosità; mentre in Agamennone, testardamente sordo ad ogni consiglio che non provenisse dall'astuto Ulisse, un'altra "proiezione", ma stavolta negativa dell'allora imperatore Napoleone I, che conosciamo come generale valoroso, testardo e poco proclive ad accettare consigli da chicchessia.
La tragedia di Foscolo conobbe un insuccesso clamoroso più per ragioni "politiche" che per il suo intrinseco valore letterario, che fu e rimane indiscutibile. La lettura della tragedia rimane tuttavia un problema per il fruitore moderno, che, in linea generale, ha perduto ogni contatto con l'alto linguaggio della tragedia del nostro Ottocento.
Ultima annotazione: a voler essere maligni, si potrebbe dire che il Foscolo fece anche la sua parte per "auto-ridicolizzarsi" di fronte a una platea largamente prevenuta nei suoi confronti. Infatti, un personaggio, rivolgendosi con tono solenne agli abitanti di Salaminina, esclamò:
"O Salamini ...".
Il riferimento ai "salami", sia pure a "piccoli salami" scatenò l'ilarità generale della platea: e Foscolo fu sommerso da ghigni, risate di scherno e sberleffi.
Che dire? Bisogna stare attenti a non mangiare troppi "salamini": potrebbero restare sullo stomaco.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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