Una giapponese a roma!
Ultimamente mi sto appassionando alle commedie anni 60, dunque in particolare ai film in bianco e nero dato che la maggior parte delle pellicole dell'epoca non sono state girate e colori.
La maggior parte dei film sono tutte prime visioni per me anche se anno più di 50 anni perchè non guardo molta tv e stamattina sotto il plaid mi sono goduta questo grazioso film girato a Roma nel 1961.
Che bella la Roma dell'epoca, quanto mi piacciono le pettinature cotonate dell'epoca e che belli quei vestitini graziosi che le donne indossavano.
Femminili senza essere volgari.
La storia è quella di Ottavia che gestisce un'edicola e aspetta da più di 10 anni notizie di suo marito partito per il Giappone e praticamente scomparso nel nulla.
Un bel giorno arriva sotto casa di Ottavia, tra lo stupore generale dei vicini di casa, una bella ragazza giapponese vestita e pettinata con gli abiti tradizionali del suo paese suscitando curiosità ed ilarità.
La giovane si chiama A
kiko e sta cercando proprio Ottavia per consegnarle una lettera.
Nella lettera, scritta in punto di morte, suo marito confessa ad Ottavia che A
kiko è una figlia illegittima e che ora deve prendersi cura anche di lei oltre ai due figli legittimi, Anita e Serse.
A
kiko si innamora di Duilio, scansafatiche e ladruncolo.
Per una serie di coincidenze a volte A
kiko sembra rendersi quasi complice delle malefatte di Duilio, altre volte per amore lo copre volontariamente.
Ottavia dal canto suo non vuole quella figlia illegittima.
Tra l'altro non è neanche così tanto ricca da poterla mantenere ma le cose in qualche modo sembrano prendere la loro direzione.
Questa commedia è stata molto carina e l'ho seguita con piacere.
Belle le ambientazioni, deliziosi i costumi, simpatici e ben costruiti i dialoghi.
Mi è piaciuta molto la recitazione di Marisa Merlini nei panni di Ottavia e della bellissima e giovanissima Valeria Fabrizi nei panni della sciantosa Tosca.
Semplice e simpatico Paolo Panelli, vincente tutto il resto del cast.
Non avevo mai sentito nominare questo film che si è rivelato una commediola molto simpatica e spensierata, ricca di belle immagini e costituita da una trama ben costruita, facile da seguire ma non per questo scontata.
Quello che mi piace di questi film è la purezza dei dialoghi, l'assenza di volgarità sia fisiche sia dei dialoghi.
Non ci sono parolacce nè doppi sensi, non c'è bisogno di scene di nudo per manifestare l'amore tra due persone, le scaramucce di quartiere non finiscono mai in quella cruda violenza che spesso mi fa star male.
Insomma l'ho guardato davvero con piacere!
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