Opinione su Alone in the Dark: I survior horror sono nati qui
I survior horror sono nati qui
21/06/2017
Vantaggi
Un capostipite del genere
Svantaggi
Comandi legnosi e poco studiati
Nato su DOS, ma poi convertito su windows, Alone in the dark narra della avventura di Edward Cannaby, un antiquario che dopo la morte sospetta di un suo cliente decide, con la scusa di recuperare un antico pianoforte, di indagare scoprendo che la casa è stata edificata su un cimitero indiano e che una divinità maligna vuole tornare in vita e conquistare il mondo.
È giocabile anche la nipote del defunto, ma sia di trama che di giocabilita il gioco è identico.
Sarò sincero, questo gioco al giorno d'oggi è ingiocabile legnoso e comandi poco studiati, all'epoca non stento a credere che fosse un capolavoro, ma oggi il gioco è totalmente invecchiato male.
Gli enigmi sono veramente belli e "cattivi" infatti non è raro che sbagliare un enigma, tipo rompere qualcosa o leggere il libro non nel posto sbagliato porterà il game over.
Il gioco è un vero capopavoro e spero che chi abbia i diritti decida di farne un remake o una remasterd con comandi migliorati per poterlo far apprezzarlo anche a chi non ha potuto giocarlo.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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grafica
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gameplay
- multiplayer
- longevità
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