Assolutamente da vedere
Anche se sono ambientalista e adoro gli animali, non ero proprio sicura che Amazzonia mi avrebbe entusiasmato. E invece è successo. La protagonista è una scimmia allevata in cattività e che viene rilasciata in Amazzonia per poter vivere finalmente la sua vita da animale libero. Le riprese la seguono dunque mentre affronta un mondo sconosciuto, affascinante quanto inquietante. La giungla la chiama, è nata per stare con i suoi simili, ma per trovarne e sopravvivere le insidie da superare non mancano. E l'istinto atavico la mette in guardia, per fortuna, quando incontra altri animali pericolosi per lei, così come la spinge verso un suo simile che incontra. Inutile sottolineare come i paesaggi non abbiano proprio nulla da invidiare a quelli creati a Hollywood, vale la pena vedere Amazzonia anche solo per questi. Ma in realtà Siai -se ricordo bene il nome-, ossia la scimmietta, è una protagonista interessante. Non parla, è vero, ma riesce benissimo a commuovere mostrandoci la sua paura spontanea, la sua curiosità, in una parola la sua vitalità. Impossibile non simpatizzare per lei. Bel documentario, davvero.
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