Opinione su Amore, zucchero e cannella - Amy Bratley: "eccola, questa è casa!"

"eccola, questa è casa!"

12/11/2015

Vantaggi

Le Frasi Di Apertura Dei Capitoli

Svantaggi

Lettura Scialba


Era dai tempi dell'uscita di questo romanzo che volevo leggerlo, nonostante la maggior parte delle recensioni trovate sul web non ne parlassero poi così tanto bene.
Mi era sempre piaciuto il titolo e la trama sulla quarta di copertina ha un altissimo potenziale perchè praticamente fa riferimento a tutte cose che su di me esercitano un grande fascino: vecchi libri di economia domestica con tanti piccoli appunti sparsi qua e là, il ricordo di una nonna affettuosa, carta modelli da realizzare, dolci golosi, una casa calda e accogliente.

Finalmente la mia collega, dopo averlo letto, me lo ha prestato così appena terminato il romanzo precedente mi sono subito messa all'opera buttandomi a capofitto in questo nuovo romanzo.

Avevo delle aspettative altissime ma in realtà devo dare ragione a chi nel web non ne è rimasto poi così tanto entusiasta.
Il libro si divide in 30 capitoli per un totale di 346 pagine.
Ogni capitolo si apre con una piccola frase tratta da uno dei libri di economia domestica che nonna Violet conservava gelosamente leggendoli, rileggendoli ed appuntando pensieri, ricette e piccoli rimedi casalinghi.

Diciamo che queste frasi sono la parte migliore del libro tanto che prima di restituirlo me le voglio appuntare in un quadernino.
Forse non tutte e 30 o forse sì, vedrò!

La storia ci mette molto a partire.
Sembrare girare sempre intorno alle stesse vicende, alle stesse persone ed alle stesse cose senza volersi in qualche modo sviluppare.
L'impressione è quella che voglia raccontare lentamente la vita di Juliet sconvolta dal tradimento del suo fidanzato Simon.
Tradimento che gli viene confessato durante la prima notte nella loro nuova casa dove sono appena andati a convivere.
Effettivamente Simon non sembrava proprio così convinto di voler andare a convivere ma Juliet avrebbe fatto carte false pur di coinvolgerlo nei suoi progetti.
Peccato che ora è andato tutto a rotoli e per l'ennesima volta Juliet fallisce nei suoi progetti.
Quella di Juliet non è una vita facile dato che si sente responsabile da quando aveva 8 anni del suicidio di suo padre mentre sua madre se la spassava con altri uomini fino a partire per un viaggio da cui non è più tornata se non sporadicamente.
Juliet è cresciuta con la cara nonna Violet e con la simpaticissima quanto squinternata zia Joy, sorella di Violet, attrice di teatro.

Zia Joy è in assoluto il personaggio che più mi piace del libro perchè pronuncia sempre frasi giuste, simpatiche e un po' fatalistiche, mi piace il suo modo sfrontato di vedere la vita, è allegra e frizzante nonostante anche lei abbia avuto grossi problemi soprattutto con sua nipote Ava, mamma di Juliet.

Anche Juliet, protagonista del romanzo mi piace molto e mi somiglia anche un po'.
Sogna una casa come se fosse la casa delle bambole, le piacciono i dolci (soprattutto le glasse, come me!), sembra vivere in un mondo tutto suo.
Me la immagino anche di una bellezza particolare con i capelli ricci rossi e le lentiggini, forse vestita molto colorata e un po' particolare.

Quella che sembra non voler partire è proprio la storia.
C'è qualcosa di stantio, perchè le scene si susseguono lentamente.
Non è un romanzo logorroico, perchè effettivamente non è neanche particolarmente lungo, ma sembra non riuscire a sviluppare bene le idee, tutto quel potenziale è andato sprecato e la lettura si classifica come un passatempo piacevole ma un po' scialbo.

Poco pathos, poco immaginario, buona l'idea di Juliet di lasciare il lavoro e mettersi a vendere i grembiuli ma ci sarebbe voluto un po' più di entusiasmo nell'illustrare questa nuova idea che tra l'altro riscuote il successo.
E' tutto un po' tiepido.
Un'altra idea vincente poteva essere il viaggio di lavoro in Cornovaglia di Juliet insieme a Dylan, un ragazzo che lavorerà con lei ad un programma televisivo e che sembra piacerle, anche perchè dovranno intervistare quella che nel libro è una fantomatica amica di Marylin Monroe ma anche questa vicenda si conclude nel giro di poche pagine, con poche descrizioni paesaggistiche e un'atmosfera un po' piatta.

Non si sogna molto con questo libro.
Solo verso la fine, la scrittrice sembra trovare il giusto ritmo e sul più bello finisce.
Quando finalmente la storia prendeva vita e mano a mano si arricchiva di particolari, la scrittrice ha pensato bene di metterci un bel punto ed i ringraziamenti.

Purtroppo le sole frasi di apertura dei capitoli non lo rendono un libro consigliabile!

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margherita123

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Altre opinioni degli utenti su Amore, zucchero e cannella - Amy Bratley

  • bookslovers1
    opinione inserita da bookslovers1 il 05/07/2017
    Mi piace un sacco leggere, potrei stare ore e ore senza stancarmi mai... uno dei libri che adoro follemente è: Amore, zucchero e cannella. Quando l'ho visto in libreria mi ha colpita molto la copertin...
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    leggero
    nessuno
  • cuore91
    opinione inserita da cuore91 il 21/09/2016
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