Opinione su Arancia meccanica: Un capolavoro che si mantiene attuale
Un capolavoro che si mantiene attuale
01/03/2020
Vantaggi
Trama, attori, sviluppo, messaggio di fondo
Svantaggi
Non adatto a tutti
Il protagonista è Alex DeLarge, un giovane scavezzacollo a capo della sua squadra di Drughi che si sporca le mani di violenze di ogni sorta. La sua personalità viene sviscerata in maniera cristallina grazie alla sua stessa voce fuori campo. Ogni aspetto della vita che conduce all'insegna dell'ultraviolenza rappresenta un tassello fondamentale per l'intero film; infatti, molte cose avvenute nel primo tempo, si dimostreranno utili per il secondo. In questo senso, il lavoro certosino svolto sull'intera sceneggiatura denota una grandissima abilità nel saper far quadrare tutto senza stonature o eccessi: tutto ciò che avviene nella pellicola ha un suo motivo. La trama, sempre seguendo il tema della violenza e delle sue ripercussioni, si snoda con una semplicità ammaliante che viene sublimata dal carisma sopraffino dell'attore di Alex, Malcolm McDowell. L'interprete britannico non ha mai cedimenti e più il tempo scorre e più manifesta il suo potere, la sua importanza totale: senza un attore come lui, il film non sarebbe riuscito nell'intento di arrivare dentro all'anima dello spettatore. Alex è un personaggio preciso e integro nella sua follia, rappresenta un uomo traviato che però ha una lucidità invidiabile e una sagacia mirabile, nonostante tutte le peripezie che si ritrova a vivere.
Arancia Meccanica è un film che poggia molto sul fattore tecnico, come è tipico di Kubrick, un regista notoriamente meticoloso fino allo sfinimento. La sua macchina da presa si muove per catturare tutto ciò che è degno della sua attenzione. Sa essere statica quando sono i movimenti degli attori a doversi prendere tutta l'attenzione e sa spostarsi con leggiadria o frenesia quando vanno catturati gli istanti movimentati che hanno il compito di trasportare lo stesso spettatore nel caos. Quasi tutte le scene sono fortificate dalla musica e dal fascino di sinfonie classiche ed eleganti che creano dei contrasti tra ciò che si vede e ciò che si sente. Impossibile è trascurare poi un dettaglio non da poco: il nadsat, una lingua curiosa che è nata proprio dalla penna del romanziere che ha dato vita al libro omonimo.
Questa opera cinematografica, a mio avviso, sa esercitare un fascino inalterabile dal tempo. Qualsiasi componente può vantare una precisione che oggi nelle produzioni del settore latita. Le scene, le interpretazioni, i messaggi, i dettagli, sono tutti frutti di un'attenzione che nasce da una professionalità inimitabile. Non è un film per tutti: in primo luogo perché molte scene sono genuinamente esplicite e talvolta violente, e in secondo luogo perché va visto e vissuto se si ha una certa inclinazione nei confronti di storie che basano la propria riuscita sull'impiego di una commistione equilibrata tra satira e iperrealismo, con invettive sferzanti indirizzate anche al potere che esercitano in maniera manipolativa sia le figure politiche che la propaganda. Arancia Meccanica non annoia neanche per un istante e, considerando le sue fondamenta che si mantengono attuali e stabili a circa cinquanta anni di distanza, credo proprio che non passerà mai di moda.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
-
trama
-
ambientazione
-
personaggi
-
sviluppo
-
adatto a tutti
Valuta questa opinione
Ti sembra utile quest'opinione?
Scrivi un commento