Azione e intrighi con un Gerald Butler carico
Attacco Al Potere - Olympus Has Fallen, è un film thriller e d'azione del 2013 diretto da Antoine Fuqua con protagonisti Gerald Butler, Aaron Eckhart e Morgan Freeman. Al centro della trama c'è la politica statunitense e, in particolare, un assedio alla Casa Bianca, al presidente e ai suoi collaboratori, a opera di terroristi nordamericani avvenuti in pieno giorno, durante un summit tra USA e Corea del Sud.
In un clima composto in prevalenza tra questioni e gerghi politici, armi nucleari, terroristi perversi e un bambino da proteggere, spicca la figura di Mike Banning (Gerald Butler), ex agente che lavora presso la Casa Bianca e di cui tutti possono fidarsi. È lui la forza della storia, il salvatore leale, quasi onnipotente, che sa macchiarsi le mani di sangue quando lo ritiene giusto.
In questa pellicola, anche se presidente, politici e avvenimenti sono fittizi, si ravvisano diversi elementi che negli ultimi anni hanno interessato il panorama politico non solo statunitense. Le scene in cui i terroristi mettono a ferro e fuoco la Casa Bianca veicolano senza mezze misure l'efferatezza che anima i cattivi, coloro che con un mix letale di armi, bombe e scelleratezza hanno mietuto vittime casuali, civili che hanno perito solo perché si trovavano da quelle parti. Cruciale anche la questione del nucleare, al centro del piano diabolico del terrorista nordcoreano Kang.
Per tutto il tempo Attacco Al Potere non fa nulla per smarcarsi dal suo terreno d'origine in quanto resta fedele all'azione pura ma miscelata a una trama dai smaccati toni thriller e di facile comprensione. Solo la scena iniziale della pellicola (piuttosto emozionante) e quella finale (che rimarca la capacità di resilienza degli USA) rappresentano gli unici momenti che si distanziano maggiormente dal tutto il resto del film.
Nelle battute finali ho avuto la percezione che la trama si fosse affievolita perdendo quella carica adrenalinica che aveva contrassegnato gran parte del film. Quando i protagonisti si ritrovano faccia a faccia con la minaccia vera e propria e devono trovare un modo per chiudere la faccenda, non ho avvertito la stessa tensione che invece aveva abbondato fino a quel momento. In questo senso Attacco Al Potere mi è piaciuto più per lo sviluppo della trama che non per il modo in cui la hanno conclusa.
Non è affatto un film per tutti e le motivazioni sono presto dette: la violenza, e l'elevata concentrazione di sangue a fiotti, proiettili, collutazioni e scene di terrorismo puro (che abbiamo imparato a conoscere in altre pellicole e, ahimè, anche nel nostro mondo). Queste caratteristiche lo escludono a priori dalla categoria di film indirizzati ai minorenni.
Mi sento di suggerirne la visione solo a coloro che sanno godersi appieno questo genere cinematografico. Io non nascondo che l'ho voluto vedere sia per la fama di cui gode (basti pensare che poi sono arrivati due sequel) sia per la presenza di Gerald Butler (che riesco ad apprezzare sempre, specie in ruoli di personaggi che si nutrono d'azione persino a colazione). Se mi è piaciuto? Sì, ma non lo reputo di certo un film che si confà al mio stile, e il fatto che lo abbia visto dall'inizio alla fine senza stufarmi potrebbe essere un segno indicativo non da poco. Due piccole specificazioni che vanno al di là della storia in sé per sé: da amante della storia americana, mi è piaciuta la ricostruzione degli interni della Casa Bianca con tutti i cimeli più peculiari; l'altra cosa è un disappunto che faccio nei confronti dell'uso degli effetti digitali, risultati a mio avviso talmente scadenti che in più fotogrammi ho pensato di star assistendo alle introduzioni di un videogame.
Segnala contenuto