Battlefield 5
Tipico sparatutto in prima persona ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, è essenzialmente un gioco nato e sviluppato più che altro per un consumo in modalità multigiocatore online. In questa modalità infatti, ci sono varie opzioni e campagne generate a livello bi-settimanale in cui giocando si devono raggiungere determinati traguardi che fanno cumulo di esperienza in grado di sbloccare nuove armi e mezzi sia terrestri che aereonautici. Questa modalità è anche carina, perché dà la possibilità, oltre ad impersonare varie tipologie di soldati suddivisi per specialità tra gli alleati ed i tedeschi, anche di far parte di equipaggio di mezzi corazzati, usare postazioni contraeree ed artiglierie. Ogni specialità di soldato in entrambi gli schieramenti ha una particolare abilità ed un particolare armamento, che però può essere cambiato tranquillamente sul campo raccogliendo anche armi lasciate dai nemici o in fase di settaggio sempre che altre armi siano state sbloccate. In questa modalità la tipologia di gioco è essenzialmente la stessa. Con vari obiettivi campali da conquistare e difendere in squadra. Le squadre suddivise per schieramento hanno 600 vite ciascuna e perde chi le esaurisce prima. La modalità campagna giocatore singolo, invece, è abbastanza deludente. Le missioni sono poche, abbastanza brevi e a parte l’ultima in cui si impersona il comandante di un carro Tiger durante la battaglia di Berlino, le altre difettano di quel piglio profondamente cinematografico nella loro trama che tanto mi era piaciuto del precedente Battlefield I ambientato durante la Prima Guerra Mondiale. In definitiva, sono rimasto un po’ deluso da questo gioco. Probabilmente se si è patiti del gioco online avrà anche un suo perché, però secondo me non vale la pena spenderci il prezzo pieno.
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