Opinione su Berlino: La Città, ponte tra est e ovest europeo
La Città, ponte tra est e ovest europeo
20/05/2019
Vantaggi
sorprendente
Svantaggi
nessuno
Giungere a Berlino, come è accaduto personalmente a me oggi, rappresenta la scoperta affascinante della rinascita di un luogo che per troppi anni è stato prigioniero della follia dell’uomo.
Giunto a Schonefeld, dopo un volo in aereo di due ore da Roma, prendere la S-Bahn, la ferrovia urbana che viaggia in superficie per giungere in breve tempo al centro della città, è stato di per se una prima emozionante scoperta della tanto conclamata efficienza teutonica.
In meno di due ore dall’atterraggio ero alla Recepsion dell’Hotel City Novum B in Potsdamer Str.129, dove ho alloggiato nei giorni di permanenza.
Ammetto che ho perso molto tempo per decidere di visitare questa città, per cui ringrazio l’occasione che mi è stata concessa per farlo anche se in ritardo, certo non mi attendevo di ammirare le bellezze di Parigi e Londra, ne le antichità ricche di storia come a Roma e Atene, ma posso affermare che Berlino rappresenta un percorso storico moderno di grande impatto intimistico nel quale è ancora in corso un grande sviluppo culturale e sociale.
Berlino per me rappresenta quel ponte immaginario che esiste fra due opposte culture, per anni divise dalla guerra fredda, che oggi si fondono in questa ordinata e vivibile metropoli, dove il sentimento berlinese è rafforzato dal fatto che anche la gente pare trasformata.
Nei pochi giorni di permanenza nel tempo libero ho scorazzato, approfittando di una rete di trasporto in superficie e sotterranea a prezzi giornalieri contenutissimi, in lungo e in largo, senza una meta precisa, ma facendomi condurre dalle sensazioni del momento.
In tal modo ho potuto percorrere quel che resta del famoso Muro, un museo a cielo aperto di ingegnosi graffiti, disegnati da artisti di tutto il mondo, che si sono dedicati a quest’opera, rimasta in piedi a duratura memoria di quello che ha rappresentato per una popolazione divisa per 28 anni, dal 1961 al 1989, dalla follia dell’uomo.
Non mi sono fatto mancare di certo il Palazzo del Reichstag, luogo deputato alle riunioni del parlamento tedesco e sede del Governo e del Cancelliere, con la sua moderna e meravigliosa cupola di vetro dalla quale è possibile ammirare la Berlino moderna.
A poca distanza la mitica Porta di Brandeburgo, emblema della città, vicino all’immenso parco cittadino del Tiergarten (207 ettari) e non lontana dal Memoriale dell’Olocausto di Peter Eisenman e Buro Happold in ricordo della Shoah.
Scrivere una guida di Berlino al giorno d’oggi è un azzardo perché non esiste una città dove la vita scorra e si trasformi altrettanto velocemente, ecco il motivo perché bisogna godersela a braccio senza programmi andando dove il cuore ci porta.
Tra una S-Bhan o una U-Metro mi sono trovato nell’antico quartiere di Potsdam, dove si trova la residenza estiva di Federico il Grande, re di Prussia, il noto palazzo Sanssouci (senza pensieri), circondato da magnifici giardini in stile italiano e numerosi laghetti, ricadente per intero nella zona di competenza , durante il Muro, della DDR (Repubblica Democratica Tedesca) del blocco orientale.
Zona ricca di ville, un tempo occupate dagli agenti del KGB, restituite alla Germania unita, e restaurate dai vecchi proprietari con le medesime caratteristiche dell’epoca, ambiente molto elegante e pieno di ristoranti tipici e multietnici, nonché un quartiere olandese dalle case in mattoni rossi , veramente affascinante.
Sempre al centro, nel quartiere Mitte in Oranieburg Strasse, ho avuto modo di ammirare la Sinagoga Nuova, ricostruita dopo il bombardamento del 1943 nella facciata che nel suo stile moresco di sottili colonne e variopinti arabeschi richiama l’Alhambra di Granada.
Nell’isola dei Musei in un ansa del fiume ho scoperto il Pergamon, uno dei musei più affascinanti di Berlino, gioiello della raccolta dell’antichità classica, un imponente altare di marmo risalente al 180 a.C., una gigantomachia lunga 170 metri che ne circonda la base , la straordinaria porta del mercato di Mileto, che rappresenta lo splendore della Roma imperiale, infine la Porta di Ishtar di Babilonia, risalente al VI secolo a.C.
L’ultimo pomeriggio libero l’ho dedicato alla visita della residenza della principessa Sophie Charlotte, nell’omonimo quartiere della città, dalla quale il castello ha preso la denominazione di Charlottensburg e del suo magnifico giardino barocco francese.
Insomma una gran bella esperienza vissuta in una città nella quale intendo tornare al più presto, per approfondire la visita in special modo dei musei di grande interesse storico che essa offre all' immenso pubblico cosmopolita, che la visita ogni giorno.
Una città che nonostante tutte le vicissitudini che la storia le ha imposto è in continua sempre crescente evoluzione per stupire il mondo e che bisogna assolutamente conoscere. .
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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Commenti
Interessante ed eccellente step by step tra cultura, divertimento e storia che richiede sicuramente un bis. Da annotare !! :-))