Irriverente e senza buonismo
Sasha Baron Cohen non ha mai avuto paura di essere se stesso e dire la sua non solo nella recitazione ma anche quando dietro la scrittura e la macchina da presa c’era proprio lui. Borat è una commedia americana del 2006 a metà tra il brillante e il documentario amatoriale. Borat è un giornalista kazako con un background e una storia pregressa non da poco, il suo attore interprete Cohen ha avuto modo di perfezionare il suo storico in oltre una decina di anni, tanto da renderlo un personaggio se non familiare quanto meno conosciuto ad un certo tipo di pubblico americano. La storia segue le gesta di questo giornalista che se ne va in America per girare un documentario con tutto quello che di più politicante scorretto possa esserci, tra situazioni imbarazzanti battute infelici e così via. Il film è stato preceduto e seguito da non poche critiche. Ha il merito di essere originale e senza tempo, non è di quelle storie da prendere sul serio nonostante sia ricca di spunti di riflessione. Cohen è geniale, dissacrante e non ne risparmia a nessuno. È un artista che si mette in discussione e mette tutto e tutti in discussione. Io ne consiglio la visione, è stata una ventata di aria fresca nella solita cinematografia americana.
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