Sisinnia e la brigata di ali!
Mi piacciono moltissimo i libri di Liala perchè mi rilassano e mi incantano con quel linguaggio dolce e semplice di altri tempi che questa bravissima e prolifera scrittrice utilizza per i suoi romanzi sempre così freschi e belli da leggere per momenti di spensieratezza e relax.
Ho acquistato Brigata di Ali al mercatino dell'usato, pagando la mia copia in perfetto stato soltanto 50 centesimi.
Si tratta di un piccolo tascabile dalla copertina rigida rosa della casa editrice Fabbri Editore.
Il libro è diviso in tre parti, ognuna delle quali è a sua volta suddivisa in tanti piccoli capitoli e paragrafi non titolati per poter interrompere agevolmente la lettura e riprenderla successivamente senza perdere il filo della narrazione.
316 pagine che ho letto in quattro giorni e che mi hanno davvero fatto rilassare e sognare.
La storia è quella di Sisinnia, una trentenne sola e orfana con un problema di zoppia per la quale si è malignamente guadagnata il soprannome di "zoppina".
Vive in una grande casa nella valle d'Intelvi, sola con la sua cameriera personale Minica ed uno stuolo di contadini e lavoratori che si danno da fare nelle sue terre e nei suoi possedimenti.
Ricca e tremendamente sola, in tutto il paese è considerata arida e senza cuore semplicemente perchè non ha una vita sociale.
Timida ed imbarazzata per il suo problema fisico, le giornate di Sisinnia sono tutte tremendamente uguali e noiose.
Essendo anche avara non si gode praticamente nulla della vita anche se potrebbe permettersi viaggi, auto, feste e lussi di ogni genere.
Un giorno bussano alla sua porta Roberto Sarti e Tullio Refo.
Entrambi aviatori, su consiglio del parroco del paese, chiedono a Sisinnia ospitalità per Refo che a seguito di un brutto incidente d'auto ha bisogno di riposo in un luogo ameno e tranquillo.
Refo si è innamorato di quella bellissima villa tra i monti e vorrebbe poter affittare una stanza anche se Sisinnia precisa che quello non è un albergo.
Per Sisinnia però potrebbe finalmente essere l'occasione di fare una buona azione e di uscire da una schiacciante monotonia.
E' un libro veramente grazioso da leggere!
Sisinnia mi piace molto per la sua timidezza e semplicità mentre Minica è una gran simpaticona con quei modi rozzi e pratici ma mai maleducati.
Affascinanti Sarti ed altri aviatori, un po' meno Refo che mi è antipatico perchè troppo sfacciato e per nulla divertente, mi piace vedere come la vita di Sisinnia cambia di giorno in giorno.
Bellissima la festa di Natale a Villa Nardi, piacevoli le parti dedicate alle compere, alla ristrutturazione della Villa.
E' bello vedere Sisinnia che finalmente si gode la vita, decide di acquistare cipria, abiti, dolci.
Sembra proprio di vederla sorridere, di sentirla più felice e rilassata.
Liala è una scrittrice che trasmette molto grazie ad un linguaggio sempre azzeccato, a delle descrizioni precise anche se non prolisse, a dialoghi che sembrano farti sentire la voce dei personaggi quando chiacchierano, scherzano, urlano e litigano.
Nonostante alcuni momenti drammatici non è un romanzo angoscioso ed anche se avevo una mezza idea di come potesse andare a finire il libro, ciò non mi ha impedito di arrivare fino alla fine perchè conosco molto bene Liala ed è una gran furbetta questa scrittrice, che ti fa credere una cosa e poi nel libro ne succede un'altra.
E' sicuramente una storia godibile, scritta bene, con descrizioni paesaggistiche molto ben eseguite tanto che ho cercato su Google alcune immagini del Galbiga, di Ponna, San Fedele, la valle d'Intelvi, per entrare ancora di più nella storia e collocare ancor più precisamente Sisinnia tra valli e paesi!
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