Opinione su Bialetti Moka Express: Ottima moka da tre tazze

Ottima moka da tre tazze

Non esagero se affermo d'esser cresciuto con l'immagine dell'omino con i baffi. Mi riferisco al simpatico personaggio che campeggia fiero sulle mitiche caffettiere Bialetti, compagne di mille avventure, che utilizzo da decenni. La moka, inventata nel '33 da Alfonso Bialetti in quel di Omegna (sulle sponde del lago d'Orta, in Piemonte), è diventata in brevissimo tempo un oggetto d'uso quotidiano. A dirla tutta è oramai quasi un complemento d'arredo, un vero e proprio cult conservato in musei come quello di arte Moderna di New York.

Chi ama il caffè ha nella moka Bialetti un compagno inseparabile.
Difficilmente riuscirei a farne a meno. Dopo pranzo, nel break di metà mattina o in quello pomeridiano per spezzare il ritmo lavorativo. Non importa il motivo e la quantità di caffeina che si è soliti ingerire, ciò che conta è la macchinetta sul fuoco pronta a soddisfare ogni richiesta.
Ecco perché la caffettiera è stato uno dei primi acquisti fatti non appena sono andato a vivere da solo. Per la precisione comprai una da due tazze, che uso quando sono solo (le due tazze le tramuto in una unica), e la Bialetti Moka express da tre tazze per quando ho gente a casa o mi capita di avere dei coinquilini.

IL RITO DEL CAFFÈ INIZIA DALLA CAFFETTIERA
Chi possiede una Bialetti è consapevole della qualità e della lunga durata di questa caffettiera, merito dei materiali usati in fase di produzione. Tutti i prodotti di questa marca, quindi anche la mia moka express, sono interamente realizzati in alluminio, fatta eccezione per il manico e la parte superiore del coperchio che sono in bachelite.

Ciononostante le Bialetti necessitano di manutenzione che si concretizza nella pulizia delle singole parti da farsi rigorosamente senza l'ausilio di detersivi. Acqua calda e spugna con lato abrasivo per rimuovere le eventuali tracce di caffè bruciato e i residui presenti sulla guarnizione. Quest'ultima va sostituita ogni tot di tempo, variabile a seconda del grado di usura (direttamente proporzionale all'uso che se ne fa).

Nonostante sia particolarmente resistente può capitare di dover cambiare il filtro. A me è successo stringendo un po' troppo la caffettiera in fase di chiusura, con la conseguenza di ammaccarlo leggermente. A lungo andare, e a furia di provare a sistemarlo manualmente, ho finito per deformarlo del tutto. Anche il manico in bachelite è soggetto a sostituzione, ma in questo caso bisogna mettersi d'impegno per rovinarlo. Cosa che può capitare tenendo la fiamma eccessivamente alta. Utilizzando la Bialetti Moka Express quando ho ospiti o coinquilini non ho potuto controllare il livello della fiamma usata per mettere su il caffè. È bastato un attimo, il fuoco troppo alto ha bruciato il manico. Resistente fin che si vuole, ma quando il calore prodotto è elevato non c'è niente da fare.

Guarnizione, filtro ed eventualmente il manico si possono sostituire senza spendere grosse cifre.
Ricambi che si aggirano sull'ordine di pochi euro ognuno.

MOKA BIALETTI SÌ, MOKA BIALETTI NO? PRESTO DETTO.
Manutenzione a parte non bisogna dimenticare l'aspetto principale, ovvero la qualità del caffè. Da questo punto di vista niente da dire, posto che la materia prima e l'acqua siano ottimi.

La Bialetti Moka Express non ha mai tradito le mie aspettative, anche quando usata con caffè di marche diverse, regalandomi sempre un prodotto di qualità.
La facilità d'uso, la pulizia e la manutenzione la rendono un prodotto eccelso, ma forse non c'era bisogno di dirlo.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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