Opinione su Carrie - Lo sguardo di Satana: La furia della disperazione.
La furia della disperazione.
16/04/2019
Vantaggi
Capolavoro ideato da Stephen King, cupo e inquietante.
Svantaggi
Non adatto ai bigotti.
Carrie, del 1976 è un classico cult horror che affronta il tema del bullismo a scuola, dell'emarginazione e del fanatismo religioso.
Una ragazzina, timida e poco prosperosa, viene bullizzata a scuola.
Tormentata da un gruppo di ragazze che non vede l'ora di denigrarla in ogni momento e nei modi più terribili.
La ragazza non ha amici e vive sola con la madre: una bigotta bacchettona che prega dalla mattina alla sera, costringendo la figlia a pregare con dei rosari e candele accese.
La povera Carrie non può nemmeno parlare dei suoi primi desideri sessuali, dei problemi intimi ( le prime mestruazioni ecc.. ) perchè altrimenti, la madre ossessionata dalla religione, la punisce come fosse una sporca peccatrice.
Carrie, da sola, inizia a covare odio.
Un'odio profondo verso tutto e tutti.
Al tempo stesso intuisce di avere dei poteri speciali.
I cosiddetti poteri telepatici: saper spostare oggetti e far apparire altri materiali.
Un potere, mentale, che le scaturisce dalla fortissima rabbia repressa.
Nulla di soprannaturale, Carrie lo sa, avendo studiato questo argomento su alcuni libri scolastici.
Ma sua madre, sempre più isterica e bigotta, la additerà come una strega.
Come una figlia del demonio e la vorrà rinchiudere nel ripostiglio.
Carrie non ci sta, litigherà con sua madre e deciderà di andare, finalmente, al ballo scolastico.
Per la prima volta, in tutta la sua vita, Carrie è stata invitata al ballo.
Il suo cavaliere, un bellissimo ragazzo, l'ha voluta con se e vuole concorrere con lei per essere eletti Re e Regina del ballo.
Ma, quando Carrie scoprirà che era tutto un tranello per metterla in ridicolo dinanzi a tutta la scuola, la sua furia esploderà in modo violento.
La ragazza diventerà una macchina assassina, preda del suo primordiale e cieco istinto di vendetta.
I poteri che evocherà saranno devastanti.
La storia parla quindi dell'emarginazione delle persone deboli, dei cosiddetti "diversi".
Persone che non possono parlare con nessuno e che, silenziosamente, iniziano a covare un forte rancore.
Il bigottismo della madre è una reale metafora della vita di tutti i giorni dove spesso, molto spesso, le famiglie sono le prime a non accorgersi dei problemi dei propri figli.
I genitori parlano poco del REALE mondo delle persone e della natura delle cose ( l'intimità, la sessualità ecc.. ) e spesso additano le "diversità" come un qualcosa di demoniaco e malvagio.
Tutto questo porta Carrie ad essere sia vittima che carnefice.
Una vittima della società che però, alla fine, si macchierà del peccato della vendetta.
Una vittima del mondo e, infine, di se stessa.
L'intero film è diretto magistralmente.
Cupo, triste e crudo.
L'atmosfera scarna e molto realistica accompagna l'intera storia in un crescendo, morboso, verso il finale.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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