Castelbuono
Il comune siciliano di Castelbuono è in provincia di Palermo e fa parte del Parco delle Madonie, posto magnifico. Come per la maggior parte dei comuni e paesi siciliani ha una storia antichissima, i primi insediamenti si fanno risalire al III millennio a.C. Subì diverse dominazioni, i Siculi, i Greci, la dominazione Bizantina e successivamente la dominazione arabo-normanna. La tradizione vuole che la Vecchia Matrice sia stata in origine una moschea. Da VXI secolo la famiglia del conte Ventimiglia prese possesso del territorio molto vasto su vari paesi delle Madonie dominando per un lungo periodo. Per la storia di Castelbuono fu molto importante. Si può visitare il castello dei Ventimiglia che avendo subito tanti rifacimenti oggi ha poco dell’aspetto originario, è un castello a pianta quadrangolare e all’interno mostra un misto di stili, tipico di quel periodo. Oggi è sede del Museo Civico.
Cosa si trova oggi a Castelbuono: artigianato, rinomati e apprezzati lavori in legno e ferro battuto, i bellissimi ricami, i merletti, i lavori in tessiture delle donne. Artigiani di grande bravura che operano nel settore dell’antiquariato e del restauro. Per quanto riguarda locali dove poter gustare pietanze e dolci non c’è che l’imbarazzo della scelta. La famosa pasticceria Fiasconaro, conosciuta in tutto il modo, è di Castelbuono e poi rinomate aziende vinicole e oleifici. Luoghi da visitare, non mancano, come la Vecchia Matrice al cui interno si trova la cripta con affreschi medievali, rinascimentali e barocchi, la chiesa della natività al cui interno si trova la Cappella Palatina di sant’ Anna, il museo civico e naturalistico. Nel museo è presente una collezione di minerali, uccelli, insetti, l’erbario la flora spontanea delle Madonie. Si trova anche una ricca biblioteca. A Castelbuono si svolge il 27 luglio la festa della patrona Sant’Anna con una bellissima infiorata e poi ci sono quasi sempre varie feste e sagre, la festa dei funghi, è uno spettacolo, si vedono funghi di varie pezzature concerti. Per la festa di san Giovanni c’è la degustazione dei sapori madoniti, dolci e tanto altro. Caratteristica è la bollitura delle fave e patate nelle “quarare” che sono dei grossi contenitori di rame e che si svolge lungo le vie ed i quartieri del paese. Bellissima l’infiorata nel giorno del Corpus Domini. E poi non dimentichiamo la produzione della manna prodotto naturale utilizzato in campo gastronomico e omeopatico. Un dolce particolare è: La Testa di turco. Un dolce con forti influenze arabe e che viene preparato per le feste di Carnevale. Si narra che questo dolce fu creato secoli fa in occasione della cacciata degli Arabi da parte dei Normanni per festeggiare la liberazione. Composto da sottili strati di sfoglia di pasta fritta, addolciti da crema di latte esaltata da cannella e dai limoni di Sicilia, si accompagna con marsala secco o liquore di fico d’india. Chi lo ha assaggiato dice che è una delizia, io mi fido anche se non lo mangio perché c’è il liquore e la cannella che non gradisco. A Castelbuono oltre gli itinerari naturalistici del territorio circostante, ci sono tante chiese da vedere. Nella Chiesa di Sant’Agostino l’altare maggiore è decorato con una grande pala che raffigura il santo nell’atto di benedire i suoi figli spirituali. Molto suggestiva a Natale è “U Viaggiu Dulurusu” è una Novena Itinerante che si svolge nel centro storico della città fermandosi davanti alle chiese e alle edicole votive. Ogni volta che ci sono stata ho trovato in questa cittadina ordine e pulizia e cortesia. A Castelbuono è in atto una raccolta differenziata porta a porta con gli asini e che è diventata famosa, ed è stata una geniale idea che va avanti dal 2007. Le strade di Castelbuono sono strette e molte in salita e quindi i camion per la raccolta sarebbero stati un problema. Invece in questo modo si è aggiunta una attrattiva in più. Castelbuono merita almeno una visita.
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