Opinione su Castello dei conti Guidi - Poppi: Il simbolo di Poppi

Il simbolo di Poppi

25/02/2020

Vantaggi

merita la visita

Svantaggi

no


L'altro giorno, con l'amico, a Poppi, abbiamo visitato il castello dei conti Guidi che senza dubbio è il simbolo di questo borgo ed è visibile anche a distanza, specialmente dalla vicina Bibbiena ed anche dalle prime curve che portano in direzione del passo della Consuma e Firenze. La sua ubicazione è in piazza della Repubblica, è raggiungibile direttamente da tutte le altre attrazioni del borgo e, in una bella giornata di sole, senza dubbio dà il meglio di se. E' un castello in stile medievale, considerando che l'intera Poppi è interamente medievale, essendo stata per un certo periodo sotto la Repubblica di Firenze.

Le prime testimonianze di tale castello risalgono più o meno al 1191. Verso la fine del secolo successivo, questo sito fu oggetto di ristrutturazione, voluta proprio dalla famiglia Guidi, stiamo parlando di Simone e suo figlio Guido. Ci fu poi nel 1289 un evento molto importante dal punto di vista storico proprio davanti al castello medesimo, ossia la nota battaglia di Campaldino. Per ciò che riguarda gli autori ci sono comunque delle fonti non certe, considerando che la parte più datata del sito è quasi sicuramente da attribuire a Lapo di Cambio, mentre quella meno datata è di Arnolfo di Cambio.

All'esterno del castello abbiamo trovato la biglietteria dove abbiamo preso il biglietto di ingresso al costo di 7 euro a testa. All'interno è possibile visitare una biblioteca, la relativa cappella, un centro di documentazione e tutto ciò che riguarda la battaglia di Campaldino, visto che c'è anche un'apposito plastico in miniatura, che me ne ha ricordato peraltro uno simile che si trova nel museo della battaglia di Anghiari, sempre in provincia di Arezzo, ma nella zona della Valtiberina. Il castello non è molto immenso e ci vuole non troppo tempo a visitarlo, salendo apposite scale che portano ai piani, che in totale sono due.

Abbiamo visitato dapprima la cappella, nella quale è possibile ammirare una serie di affreschi inerenti alla provincia di Arezzo. I tempi di questi affreschi riguardano personaggi come San Giovanni Battista, San Giovanni evangelista ed altri santi. Questi affreschi nel complesso mi hanno fatto un'ottima impressione, perché poi all'interno di un castello come questo stanno veramente molto bene. Alcuni di questi affreschi sono stati restaurati fra il 1988 ed il 1990 e molto probabilmente si attribuiscono ad un certo Taddeo Gaddi, che fu un allievo di Giotto. In biglietteria, prima di uscire, abbiamo preso alcuni depliant inerenti al castello per meglio approfondire le notizie.

Direi che è un sito assolutamente da visitare se si viene nella zona di Poppi, anche perché la sua posizione dominante il Casentino ed il fiume Arno nei secoli lo ha reso strategico. L'interesse dal punto di vista turistico è veramente molto alto, senza dubbio è uno dei castelli più importanti della provincia di Arezzo ed il paesaggio intorno è veramente spettacolare, caratterizzato da alta collina e montagna, infatti siamo a ridosso dell'Appennino che fa da confine alla vicina Romagna. Il giudizio sul castello dei conti Guidi a Poppi è dunque eccellente e non posso far altro che consigliarvi la visita a tutti voi, sono sicuro che vi farà un'ottima impressione.

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  • federico88
    opinione inserita da federico88 il 26/04/2020
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