Opinioni Che fine hanno fatto i Morgan?

Questo film è molto carino e poi mi piacciono tutti i film con Hugh Grant ha sempre un umorismo mai volgare. La protagonista è Sarah Jessica Parker la stessa di Sex and the city. Qui è più pacata ma è sempre una fanatica di New York e della moda. È una commedia romantica non con due che si innamorano ma che si ritrovano. I due sono sposati e stavano cercando di avere un figlio ma poi lui la tradisce e avviano il divorzio. Una sera, dopo un loro inconto per definire la separazione vedono un omicidio. Vengono messi in un sistema di protezione e devono stare insiene per qualche giorno prima di essere semparati. Finiscono in un luogo sperduto ospiti di uno sheriffo e sua moglie e dovranno confrontarsi. Non è sdolcinato io in tante parti l'ho trovato divertente. Ci sono tanti siparietti simpatici anche se non è spumeggiante. È leggero, poco reale perché i personaggi sono educatissimi e parlano molto e non urlano ne dicono parolacce. Mi piacciono molto gli attori , non solo i protagonisti, anche la moglie dello sheriffo e gli altri. È talmente pulito che lo può guardare anche un bambino.
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Visto di passaggio in chiaro anni fa, Che Fine Hanno fatto i Morgan? È la classica commedia romantica americana con quel pizzico di movimento e azione per rendere le situazioni meno statiche di quanto sarebbero in realtà. La coppia attoriale per quanto poco assortita e con una chimica ai minimi termini riesce comunque a convincere anche perché vive di luce propria, difficile non pensare alla Parker nel ruolo e nei vestiti della sempre verde Carrie e lo stesso per Hugh Grant, che appare sempre l’eterno Peter Pan della commedia inglese con forti sfumature rosa. I Morgan sono una coppia ad un passo dal divorzio ma il finire nel programma protezioni testimoni li costringe ad una convivenza forzata in un paese sperduto nel nulla. Ovviamente non mancheranno chiarimenti, rivelazioni e soprattutto quel brividino finto e prevedibile del pericolo imminente. Commedia senza pretese, piacevole che si lascia guardare almeno una volta. Lo consiglio, mi è piaciuto, credo che ogni tanto ripassi in chiaro.
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Qualunque cosa tu pensi di ottenere da una commedia romantica in cui Grant interpreta un avvocato britannico costretto a proteggere i testimoni a Hicksville con la sua estranea moglie newyorkese, è esattamente quello che otterrai. Ed è una specie di conforto. Cerca di essere educato con i rednecks. Tiene sempre le istruzioni per sfuggire all'attacco dell'orso e poi ricorre a chiacchiere burrascose di fronte a uno di loro. Si sforza di riconquistare sua moglie tramite il jogging. Il materiale è tutt'altro che il migliore con cui ha lavorato - francamente, non è nemmeno vicino - ma non si può chiedere a lui di fare molto di più. Sarah Jessica Parker non è così affidabile. È un'attrice comica di talento, ma può sembrare fragile sullo schermo e non ha l'immediatezza di alcune delle altre recenti protagoniste di Grant (non ti riscaldi velocemente come una Bullock o una Barrymore). Ci vuole molto tempo perché la chimica tra lei e Grant riesca a ottenere anche il minimo frizzante, ma alla fine arriva in una scena di corteggiamento (o qualunque cosa tu chiami i tuoi figli in questi giorni) che soffia in un'alta concentrazione di risate e dolcezza.
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Ancora una volta Hugh Grant viene proposto in una commedia sentimentale, una di quelle che lo hanno fatto diventare conosciuto. In questa commedia interpreta il ruolo di un marito infedele che viene cacciato dalla moglie, lui tenta di tutto per rientrare nelle grazie della moglie e nel suo attico a New York, ma lei non ne vuole sapere; ma l'imprevisto è dietro l'angolo e i due vengono messi sotto protezione dall FBI per essere testimoni di un delitto e scaraventati in una piccola cittadina bucolica americana. Il regista tenta di cambiare i soliti paradigmi della commedia romantica borghese tipica di Grant scaraventando il suo solito eprsonaggio in una location sconfortevole e tenta così di dare un tocco più forte di comicità. Anche la Parker, ancora ancorata al suo solito personaggio, vive lo stesso discomfort di Grant, forse anche in maniera più forte. Il risultato non è dei migliori e non mi ha entusiasmato.
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Che fine hanno fatto i Morgan è una bella commedia romantica che si rivede volentieri. La coppia Huge Grant e Sarah Jessica Parker è insolita e funziona bene anche perché lui è ironico e lei ispira simpatia. I due sono i Morgan una coppia che sta divorziando una sera assistono ad omocidio ed entrano nella protezione testimoni che li costringe a stare per un periodo nascosti insieme in un paesino sperduto nel Wyoming ospiti di una coppia di sheriffi. Fa sorridere perché loro sono lo stereotipo dei NewYorkesi, specialmente lei, nel paesino invece hanno tutti il cappello da cowboy, fucili ma amichevoli e hanno abitudini molto diverse dai cittadini. Il finale è super scontato, una coppia in crisi costratta a stare assieme, un assassino che li cerca in un paesino dove sono tutti amichevoli con loro e sono protetti da due sceriffi, come volete che vada a finire? Però lo svolgimento non è banale anzi è divertente e le scene e le battute originali. Hugh Grant è perfetto nella parte e c'è Mary Steenburgen che è spupenda nel ruolo della donna con il fucile. Lo consiglio è molto simpatico e la parte romantica non è troppo sdolcinata.
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Due coniugi prossimi al divorzio, casualmente assistono ad un omicidio, e il criminale li vede in viso. I servizi segreti americani obbligano i 2 a stare assieme in un'altra città, con un'altro territorio e un'identità cambiata, come programma di sicurezza per i testimoni. Lì conosceranno una vita rupestre piuttosto differente dalla vita frenetica e comoda della metropoli, con conseguenti disagi e pure buffe situazioni. Ma importante, i due gradualmente si riavvicineranno nel loro matrimonio. Diciamo che gli attori sono piuttosto classici, a partire da un Hugh Grant un pò invecchiato ma coerente nel suo ruolo, anche in parte comico. Per me è un film da premiare con le 5 stelle. Ha un bel messaggio, tenendo conto con tutti i film dove si esalta cose detestabili, immorali e la slealtà in generale... Una sorta di screwball comedy moderna, ambientata sopratutto in un fittizio piccolo paesino del Wyoming. Complessivamente è un film che ho visto con piacere più di due volte, e che consiglio, leggero ed edificante nella storia dei 2 coniugi che tornano di nuovo assieme.
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