Chiaramonte Gulfi
Il paese di Chiaramonte Gulfi è situato a circa quindici chilometri da Ragusa, bellissima provincia, dove sono state girate molte delle scene del commissario Montalbano. Il paese è a una quota di 680 sul livello del mare e l’altezza massima è di 906 metri sul monte Arcibessi. La città è stata definita il “Balcone di Sicilia” per la sua posizione panoramica che spazia da ovest, dove si trova Gela, all’Etna, fino a Caltagirone al mare e ai monti Iblei. Un panorama stupendo. Sul territorio si trovano fortificazioni dell’età del bronzo e del ferro e resti di centri abitativi del periodo greco e anche romani, bizantini e medioevali. La città è stata costruita dai siracusani che la chiamarono Akrillai poi fu distrutta dai Cartaginesi. Nella località di Scornavacche sono stati ritrovati resti di un abitato ellenistico specializzato nella produzione di ceramiche. Tutti i reperti sono conservati nel Museo arch
eologico di Chiaramonte. La città ha subito varie distruzioni e quindi nuove ricostruzioni. Dopo quella da parte degli Arabi, gli abitanti fondarono un altro centro alle pendici del monte Arcibessi e prese il nome di Gulfi che in arabo significa Terra Armena. La storia è molto più articolata ed interessante, ne sto facendo un riassunto. Durante il periodo dei Vespri Siciliani il conte Ruggiero di Lauria conquistò Gulfi e distrusse l’abitato uccidendo buona parte della popolazione, mentre Manfredi Chiaramonte che era stato nominato conte di Modica dopo l’eccidio, fece spostare la popolazione in luogo più elevato e fortificato detto il “Baglio”. Sorsero le prime case, circondate da mura e all’ interno costruì il castello, fu quasi tutto distrutto dal terremoto disastroso del 1693, la ricostruzione si fece poi in stile medioevale. La Chiesa madre si trova al centro del paese, all’inizio era in stile gotico ma poi trasformata in stile barocco, sotto il pavimento sono state scoperte le antiche sepolture e le cripte, non so se ad oggi si possono visitare. Il Santuario della Beata Vergine di Gulfi la patrona principale e regina del paese, il santuario è meta di pellegrinaggio. Da vedere Palazzo Montesano, barocco, dimora nobiliare, oggi sede di cinque musei. Il palazzo comunale è in stile Liberty. La chiesa di san Giovanni Battista che è il protettore della città e che è stata costruita dai Cavalieri di Malta. All’interno ci sono opere di pregio.
La villa comunale, con bei giardini in stile italiano e con una bella vista panoramica. Da vedere anche la chiesa di Santa Teresa d’Avila, dove si trova un pregevole altare settecentesco opera lignea di un artista del luogo, Simone Ventura.
L’ antichissima chiesa, più grotta che chiesa, di santa Lucia, la tradizione dice che la santa vi abbia trascorso una notte al suo interno. Terminato il giro della cittadina è abbastanza facile trovare trattorie o ristoranti dove si può gustare specialità semplici e anche particolari, comunque a Chiaramonte Gulfi si magnifica il porco, e quindi le pietanze a base di maiale sono tante e buone. E’ un territorio prevalentemente agricolo, sia come produzione che trasformazione, olio d’oliva di eccellenza, uva da tavola, con marchio di qualità, e poi ortaggi, mandorle e una zona industriale, dove si producono scarpe, sedie e carpenteria metallica.
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