Una chiesa interessante
Fra le varie tappe del tour di Gubbio di sabato scorso c'è stata anche la chiesa di San Domenico, risulta tra i siti meno noti della città, ma comunque merita di essere visitata senza dubbio. In un primo momento venne intitolata a San Martino, successivamente assunse l'attuale denominazione. E' a poca distanza dal palazzo e dalla fontana del Bargello, in poche parole all'estremo di via dei Consoli, la stessa che permette di raggiungere in pochi minuti la centralissima piazza Grande e che passa anche per il ristorante dei Consoli dove abbiamo pranzato, siamo in poche parole nella parte ovest del centro di Gubbio.
Parlando ora di quello che è l'aspetto storico di questo luogo di culto, le prime notizie di tale chiesa si hanno sin dal sesto secolo. Nel Trecento, detta chiesa fu ampliata dai Domenicani, questo spiega senza dubbio perché in seguito è stata definitivamente intitolata a San Domenico. Nel secolo successivo, la chiesa venne ulteriormente ampliata, aggiungendo il presbiterio e nel Cinquecento rinnovata, con tanto di restauro nel secolo seguente. Purtroppo nel Cinquecento andarono perse alcune pregevoli opere d'arte come ad esempio i vari affreschi ed inoltre le cappelle laterali, un vero peccato, perché avrebbe potuto essere una chiesa anche migliore sotto quel punto di vista.
Osservando con molta attenzione dall'esterno la facciata, si nota come la stessa risulti purtroppo incompiuta, andando di conseguenza a stonare con l'aspetto estetico, un vero peccato. Come siamo entrati all'interno, ci siamo resi conto come lo stesso risulti avere un'unica navata e con la modalità della croce latina. Ci sono comunque diverse opere d'arte, fra queste ultime spiccano le decorazioni murali di due cappelle che raffigurano le storie di San Pietro ed in più un'incoronazione della Vergine. Interessanti anche la tavola con San Vincenzo Ferrer, la Maddalena del Baglioni ed i Tre Regni, questi ultimi attribuiti all'artista Damiani, oltre a tante altre interessanti opere d'arte.
La piazza dove si trova la chiesa si chiama Giordano Bruno, nei pressi della stessa c'è anche un interessante passaggio sul corso d'acqua che passa per Gubbio, il torrente Camignano, il quale crea una visione davvero unica. Nelle vicinanze un bar con pizza al taglio di ottima qualità ed alcuni negozi dove poter fare delle compere in qualsiasi momento. La chiesa nel complesso mi è piaciuta, nonostante gli svantaggi evidenziati nella storia che ho illustrato, dispiace vedere la facciata incompiuta, in ogni caso è bene dire che è un luogo di culto che merita senz'altro di essere visitato, in quanto l'interesse di un potenziale visitatore è molto alto ed è un altro aspetto della storia di Gubbio.
La chiesa di San Domenico è inoltre citata in tutte le guide turistiche cartacee di Gubbio, includendo quella che abbiamo comprato all'edicola di Gubbio, è la guida della casa editrice Sannipoli, illustrata con tante immagini e che illustra bene questa chiesa, aggiungendo poi che ho anche l'altra guida di Giorgio Gini, Saper vedere Gubbio rapidamente, dove anche lì viene illustrata piuttosto bene la chiesa di San Domenico ed indicata con apposito numero nella relativa mappa del centro città che permette di impostare al meglio le visite con ottimi itinerari. Il giudizio su questa chiesa è positivo e ve la consiglio sicuramente, anche se mancano opere d'arte, quelle presenti sono comunque degne di essere ammirate in tutto e per tutto.
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