La chiesa di Piazza Padella!
Scendendo la discesa del Fornetto dopo aver rimirato estasiati il colle Guasco con il Duomo di San Ciriaco che svettano tra la fronde degli alberi del Parco Belvedere specchiandosi nelle acque del porto, c'è qualcos'altro che quasi di nascosto si intravede.
E' un campanile color biscotto, ora più chiaro ora più scuro, a strati di pietra dai colori alternati con la sua bella e pesante campana argentata ed una sobria e sottile croce.
Sembra quasi dire "Ehi, sono qua! Ci sono ancora!".
E' la Chiesa di Santa Maria Liberatrice.
Che Chiesa è?
Ah sì scusate!
E' la chiesa di Piazza Padella!
Ah, sì quella tonda!
Esatto!
Perchè come in tante altre città italiane accade, anche in Ancona vengono dati nomi, vezzeggiativi ai propri monumenti, alle chiese, alle vie ed alle zone.
Quella che per tutta Italia è la chiesa di Santa Maria Liberatrice per noi è semplicemente la Chiesa di Piazza Padella, perchè sorge proprio in Piazza Padella, a Posatora, dietro il parco Belvedere o appena prima dell'entrata a seconda dei punti di vista.
Per tanti anni è stata chiesa parrocchiale ma la frana del 1982 che ha praticamente distrutto Posatora e zone limitrofe ha complicato la vita a questa bella chiesetta che oggi è spesso chiusa ma viene comunque riaperta in occasione di celebrazioni particolari come per esempio i matrimoni dato che vista la sua bellezza e la sua particolare forma rotondeggiante è spesso scelta dalle coppie di sposi.
E' bianca, piccola, compatta, diversa dal solito, pittoresca ed un po' buffa se così vogliamo definirla per farle un ulteriore complimento.
E' davvero difficile vedere in giro altre chiese dall'architettura simile e personalmente non ne ho ancora trovate neanche di lontanamente somigliante nè in Ancona nè nel resto d'Italia.
L'interno è quello di una chiesa piccola ma non ristretta, verniciata di bianco quindi ariosa, semplice, sobria, essenziale ma comunque elegante, preziosa e raffinata.
La storia racconta che in antichità erano esposti all'interno di Santa Maria Liberatrice due quadri di Lorenzo Lotto.
Oggi non ci sono più ma la bellezza di questa Chiesa rimane indiscussa!
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