Opinione su Ciro Ferrara: Una carriera a metà tra Napoli e Juventus
Una carriera a metà tra Napoli e Juventus
11/01/2016
Vantaggi
Difensore coriaceo e dal grande anticipo
Svantaggi
Tecnica non brasiliana, rapporto sfortunato con la Nazionale
Da quel 5 maggio 1985 (esordio in Napoli-Juventus, i casi della vita...) per quasi dieci anni è stato un baluardo della retroguardia partenopea.
Nato come terzino, prima sinistro e poi destro, ha avuto un'evoluzione tecnica che l'ha visto coriaceo difensore centrale. Destro naturale, aveva nell'anticipo la sua arma migliore. Forte in marcatura, non disdegnava inserimenti che in fase offensiva.
Rimane memorabile il suo gol nella finale della Coppa UEFA 1989, che vide trionfare il Napoli a Stoccarda. Rimane a Napoli fino al 1994, vivendo il periodo più bello della storia azzurra e avendo anche l'onore di indossare la fascia di capitano dopo l'addio di Maradona. Vive altri undici anni ad altissimi livelli vestendo la maglia bianconera della Juventus e conquistando numerosi trofei.
Il suo rapporto con la Nazionale è stato molto particolare. Esordisce ventenne, partecipa ai Mondiali nel 1990 appena ventitreenne, per poi subire l'ostracismo da parte di Arrigo Sacchi, che gli ha sempre preferito difensori più propositivi in fase di spinta. Dopo l'addio alla panchina azzurra del ex-tecnico milanista. rientra nel giro e vi rimane fino al 2000, pur non riuscendo a partecipare ai Mondiali del 1998 a causa di un infortunio.
Alla fine le sue presenze in Nazionale saranno comunque 49.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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velocità
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dribbling
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tiro
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difesa
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tattica
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