Opinioni Civitella Valdichiana

Dieci giorni fa, un fine settimana, con l'amico solito abbiamo effettuato l'escursione presso il borgo di Civitella Valdichiana che si trova in provincia di Arezzo, a circa 15 chilometri dal capoluogo al di sopra di una collina che domina per l'appunto l'intera Valdichiana, la vallata che si estende non solo nella provincia della stessa Arezzo, ma anche in parte della provincia di Siena, arrivando sin quasi fino ad Orvieto. I colli che circondano il borgo delimitano questa valle con la valle d'Ambra ed anche il Valdarno in direzione di Montevarchi. Il panorama che si vede da quassù è spettacolare, ossia tutta la vallata, in più la conca di Arezzo e i monti verso il Chianti, il Casentino ed il Valdarno, nonché le colline del lago Trasimeno appena dopo Cortona. Siamo arrivati qui in mattinata, non è stato facile trovare il parcheggio, era tutto pieno, tenuto conto che da queste parti, essendo il 29 giugno, si teneva un'apposita celebrazione nella chiesa locale per commemorare i caduti del posto del 29 giugno del 1944 durante la seconda guerra mondiale. A prescindere da ciò, la visita a Civitella Valdichiana è andata nel miglior modo possibile, si tratta in fondo di un borgo piuttosto tranquillo e che può essere senz'altro utilizzato come base per poter visitare buona parte della Toscana, partendo dalla vicina Arezzo. Per accedere al borgo in questione, abbiamo utilizzato un'apposita scala per poi arrivare al piazzale principale dove vi è l'enoteca Il Vicolo dove abbiamo pranzato più un bar che funziona come bed and breakfast e dove abbiamo consumato un caffè. Va detto che nel territorio comunale, già all'inizio del Valdarno, vi è la frazione Ponticino, celebre per aver dato i natali al noto cantante Enzo Ghinazzi detto Pupo. Il borgo è senz'altro medievale come stile, ma si sviluppò già a partire dall'epoca romana, divenendo in seguito una roccaforte longobarda. A testimonianza di ciò vi sono tuttora i ruderi del castello, situati nel punto più alto del paese e che siamo andati a visitare prima di recarci in direzione della chiesa dove era in corso la funzione religiosa per commemorare i caduti di cui parlavo prima. Per diversi secoli Civitella fu sotto il dominio di Arezzo e quest'ultima ebbe anche delle accese contese con la non troppo lontana Firenze per il dominio del territorio. Salendo dunque sulle parti più alte del paese, ci siamo anche recati presso la pinacoteca comunale adibita a museo e con ingresso gratuito per poter meglio comprendere la storia di questo posto, sicuramente attrazione minore inerente alla Toscana, ma comunque meritevole di visita. La chiesa dove si teneva la funzione è quella di Santa Maria Assunta, posta in fondo ad una piazza dove svetta anche una cisterna niente male. Da dentro questa chiesa non è niente affatto male, possiede poi anche delle opere d'arte pregevoli, per lo più riconducibili a degli artisti locali. Conclusa la visita, ci siamo diretti presso l'enoteca Il Vicolo, luogo dove si mangia bene e che è pieno di gente soprattutto la sera a cena. Civitella Valdichiana dunque merita una visita innanzitutto per l'ottimo paesaggio che circonda il borgo e poi perché è nota per il fatto del 29 giugno del 1944 e la funzione religiosa serve proprio a ricordarlo. Partendo da qui si possono raggiungere un po' tutti i borghi e paesi della Valdichiana, da Cortona a Monte San Savino, da Lucignano a Castiglion Fiorentino e via dicendo, anche perché la rete stradale, piuttosto efficiente lo permette e poi a due passi c'è anche il casello di Arezzo dell'autostrada A1, infrastruttura principale che permette di andare in qualsiasi direzione e non soltanto in Toscana. Posso dunque dare un giudizio eccellente su questo tranquillo borgo che a me ha fatto un'ottima impressione e che vi consiglio assolutamente di visitare.
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