fitoterapico per il controllo del colesterolo
Questo integratore è uno degli svariati che si trovano nelle farmacie (e se non sbaglio anche nei supermercati con reparto prodotti naturali/fitoterapici), per tenere il coesterolo cattivo sotto controllo. E' uno di quelli di cui ho fatto uso perchè purtroppo il mio colesterolo tende ad alzarsi anche mangiando unicamente insalata come un coniglio. La confezione contiene un barattolino con 40 capsule a base di riso rosso fermentato da 10 mg ciascuna, cioè monacolina K. Il dosaggio da 10 mg è quello standard e la confezione riporta che vanno assunte 2 capsule al giorno. Ma anche se si tratta di un prodotto naturale, attenzione, è il medico che deve prescrivere, a seconda del quadro clinico del paziente, il dosaggio giusto. Nel mio caso è stato l'endocrinologo a prescrivermi la monacolina K, al fine di evitare le statine. Nel mio caso metà del dosaggio, rispetto a quello indicato nella confezione, è in genere sufficiente. C'è da dire che la monacolina K, soprattutti a dosaggi alti e alla lunga, può comportare quantomeno due degli stessi effetti collaterali delle statine: sottrazione di coenzima Q10 dall'organismo e nei pazienti predisposti anche calcoli biliari. Per questo motivo, per quanto il riso rosso fermentato sia un prodotto naturale, il parere medico è necessario, una volta diagnosticata un'ipercolesterolemia che non si risolve con nessuna dieta, nè gli integratori di omega3 risultino da soli sufficienti a ovviare al problema. Nel mio caso un endocrinologo competente è stato di grande aiuto. Personalmente mi sono trovata molto bene con colesterstop, accompagnandone l'assunzione con un integratore di coenzima Q10 (di cui è bene fare uso anche se il dosaggio di monacolina K da assumere è piccolo. Quanto al consigliare colesterstop, direi dietro prescrizione medica, non automedicazione (a seconda dei casi, è invece possibile comprare autonomamente e in tranquillità le confezioni successive alla prima o seconda prescrizione, senza andare dal medico ogni santa volta che finisce la confezione, se l'uso raccomandato è continuo), non trattandosi di un fitoterapico privo di effetti collaterali. Magari sarà utile far presente a un dottore abituato a prescrivere unicamente statine, che esiste la possibilità del riso rosso fermentato e chiedendogli se questa opzione fitoterapica possa o meno fare al caso vostro. Nei casi in cui vi doveste trovare davanti a pareri medici discordanti, prescrivendovi uno le statine e un'altro il riso rosso fermentato in capsule come colesterstop, valutate soppesando i pro e i contro dell'una e dell'altra cura. Secondo l'endocrinologo che mi aveva in cura in Italia (ma anche i dottori brasiliani mi prescrivono i fitoterapici per il colesterolo), le statine non sono indicate per i pazienti giovani con quadro clinico non grave e la monacolina K è allora da preferirisi. Nel mio caso c'è da dire che la mia ipercolesterolemia, pur ostinata, non è grave al punto da richiedere per forza le statine, anche se non sono più giovanissima e infatti mi basta un uso a brevi cicli periodici di colesterstop (o fitoterapico simile) per fare rientrare il colesterolo nei ranghi. Nel caso di ipercolesterolemia, specie se idiopatica, è meglio non prescindere da una visita endocrinologica.
Segnala contenuto